In Italia, secondo l’ultima rilevazione del Rapporto Okkio alla Salute 2014, il 20,9% dei bambini è sovrappeso e il 9,8% è addirittura obeso. Dati che riguardano anche i piccolini, sempre più rotondetti fin dall’età del nido.
I pediatri però sono concordi: nella maggior parte dei casi non è necessario metterli a dieta visto che, a differenza degli adulti, continueranno a crescere in altezza. «È sufficiente riorganizzare i pasti con un’alimentazione equilibrata e normocalorica, stimolandoli a fare attività fisica. Così, oltre a consumare energie, si facilita in modo naturale la trasformazione della massa grassa in muscolare» spiega Claudio Maffeis, docente di Pediatria all’Università di Verona ed esperto in nutrizione.
Ecco i consigli per aiutare i piccoli a ritrovare il giusto peso. Senza drammi.
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L’esempio è il migliore insegnamento, è più efficace proporre regole valide per tutta la famiglia: non saltate mai la colazione, pianifica nel menu il giusto equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi, porta in tavola frutta e verdura in abbondanza, evita bevande zuccherate e cibo spazzatura.
«Prima di preoccuparsi del peso, occorre insegnare al bambino a conoscere e associare gli alimenti, a utilizzare tutti i sensi nell’avvicinarsi a un piatto, a sperimentare cibi nuovi e sani, o cucinati in maniera differente» suggerisce Daniela Bavestrello, psicoterapeuta.
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Non parlargli mai di peso, ma incoraggia il piccolo a mangiare cibo sano spiegandogli che così sarà più veloce quando corre, salterà più in alto, riuscirà ad arrampicarsi sui giochi dei giardinetti.
Ogni miglioramento va sottolineato: «Hai visto? Hai fatto merenda con pane e miele invece delle patatine e sei arrivato primo al portone».
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I bambini devono muoversi ogni giorno. Se il tuo è cicciottello devi intervenire sulle sue abitudini quotidiane. «Va a scuola a piedi o in macchina? Lo porti in passeggino dopo i 3 anni? Quante volte gioca all’aperto in compagnia?» spiega il pediatra.
È indispensable che faccia almeno mezz’ora di movimento libero ogni giorno: una passeggiata, una corsa in triciclo o in bici, un salto al parco con la palla. Se non basta si può integrare con un’attività fisica 2 o 3 volte alla settimana, per un totale di 5-6 ore. Per i più piccoli un corso di psicomotricità, per i più grandi, dai 5 anni, altri “sport” di squadra, come l’atletica o il mini basket.