La pancia molle dopo il parto è una condizione assolutamente normale. Le foto che provengono da Instagram e altri social, spesso, ritraggono neomamme dalla pancia piatta subito dopo il parto. Questo tipo di pressione mediatica ha un impatto piuttosto ansiogeno sulle mamme “normali” che faticano a tornare in forma dopo una gravidanza e un parto. La prima buona notizia è che tornare ad avere un addome tonico è possibile ma è necessario, prima di tutto, avere pazienza.
Per alcune neomamme può essere più semplice riconquistare la forma perduta: se i chili accumulati in gravidanza sono stati pochi, è più facile tornare ad avere una pancia tonica e femminile in poco tempo. La seconda buona notizia, che vale per tutte le mamme, riguarda l’allattamento al seno: chi allatta, infatti, ha più probabilità di tornare in forma in tempi record.
Il fattore pazienza
Ma perché la pancia appare molle, grossa e come “svuotata” dopo il parto? Senza contare l’eventuale presenza di diastasi addominale e le smagliature nella loro fase più visibile (quando è presente l’infiammazione e sono rosse-viola).
Durante la gravidanza, l’utero è aumentato notevolmente di dimensione e, dopo un parto naturale, sono fisiologicamente necessarie almeno 4 settimane perché l’utero torni alla sua forma iniziale. Questo lavoro di “regressione” uterina è mosso dall’azione degli ormoni, stimolata ulteriormente dall’allattamento al seno.
L’utero, infatti, passa dal peso di circa 1 kg (a fine gravidanza) al peso di 100 grammi (il suo peso iniziale). Già una settimana dopo il parto, le dimensioni dell’utero si riducono di circa il 50% e, quindi, visibilmente la pancia inizia ad assumere una forma diversa, appare più sgonfia.
A contribuire a questa operazione di riduzione del volume uterino, sono anche le contrazioni post parto. Quest’ultime sono più marcate dopo il secondo parto e vengono chiamate “morsi uterini” I morsi uterini possono essere anche molto dolorosi ma sono utili al fine di aiutare l’utero a tornare alle sue dimensioni originali.
La pancia dopo il parto cesareo
Chi ha avuto un parto naturale, di norma, tende a rimettersi in forma prima rispetto a chi è stata sottoposta a un cesareo. Ma, in tal senso, molto dipende dal singolo caso. Diciamo che con il parto cesareo, a complicare il tutto c’è anche la ferita chirurgica. Quest’ultima richiede tempistiche precise per guarire (anche a seconda del decorso e dalla presenza, o meno, di infezioni) e per schiarirsi (qualche mese).
Dopo un parto cesareo, è importante avere pazienza poiché i tessuti hanno appunto bisogno di un po’ più di tempo per cicatrizzarsi. Per quanto riguarda le dimensioni uterine, in questo caso viene somministrata alla donna ossitocina sintetica dopo il parto cesareo. Quest’ultima occorre per aiutare l’utero a espellere, attraverso le contrazioni, sangue e materiali residui, e tornare piano piano alle sue dimensioni originarie.
La pancera post parto
È utile portare la pancera subito dopo il parto? Per quanto riguarda il parto naturale, esistono diverse scuole di pensiero. Alcune ostetriche consigliano di utilizzare la pancera per aiutare la postura e ottenere un certo sollievo nella zona addominale. Altre, invece, la sconsigliano vivamente “accusandola” di togliere il lavoro naturale ai muscoli addominali e di non permetterne la stimolazione.
Nel caso del parto cesareo, la pancera è sempre consigliata alla neomamma. Questo accessorio, infatti, permette di sentire meno dolore e di muoversi più agevolmente nei giorni immediatamente seguenti al parto.
Come tornare in forma dopo il parto
Il percorso per riconquistare una pancia piatta dopo il parto può essere più o meno lungo, a seconda dello stato di forma della donna prima e durante la gravidanza. Se si sono accumulati pochi chili, la rémise en forme sarà più semplice e rapida. Se invece i chili sono stati molti, ci vorrà sicuramente più tempo.
Il decorso fisiologico del post parto (contrazioni) e l’allattamento al seno contribuiscono a velocizzare questo processo. Invece di farsi cogliere dall’ansia e dalla fretta di tornare in forma, è importante pianificare una strategia benessere graduale e che tenga conto delle tempistiche necessarie al corpo per riprendersi completamente da parto e gravidanza (in tutto, circa 6 mesi di tempo).
Questa strategia può comprendere sia la dieta, sia l’alimentazione. Se si allatta al seno, non è consigliabile optare per diete ipocaloriche ma nemmeno mangiare per due o per tre. La scelta migliore è una dieta equilibrata e povera di calorie “vuote” come grassi saturi e zuccheri. È importante anche bere molta acqua (e tisane non zuccherate per l’allattamento) al fine di aiutare l’organismo a liberarsi dei liquidi accumulati.
Per quanto riguarda l’attività fisica, per gli esercizi addominali veri e propri si consiglia di attendere almeno 40 giorni in caso di parto naturale e la cicatrizzazione della ferita in caso di parto cesareo. Consigliata da subito, invece, è la camminata con il bebé. Questo semplice esercizio va praticato quotidianamente e permette, con poco, di stimolare il metabolismo tonificando in modo graduale tutta la muscolatura.
E non solo: camminando ogni giorno all’aperto con il neonato (in passeggino, carrozzina o in fascia) si riduce il rischio di depressione post-partum e si stimola il relax del piccolo.