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Papà e figlia: la fase dell’innamoramento
01.09.2012
Se vostra figlia di quattro anni desidera indossare abiti da principessa, guarda il suo papà con occhi sognanti e vi dice di non preoccuparvi, di uscire pure con le amiche, che si occuperà lei di vostro marito, non preoccupatevi, è tutto normale!
A partire dai tre anni, fino ai sei, infatti, si manifesta la famosa “fase edipica”. La dottoressa Nicoletta Gavirati, psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva ci ha spiegato che è una manifestazione tipica nei bambini, a partire dai tre, fino ai cinque, sei anni di età.
E’ questo il momento, infatti, in cui se per un verso, il bambino scopre la diversità sessuale, la distinzione tra maschile e femminile, per un altro, si identifica con il genitore dello stesso sesso e desidera sostituirsi ad esso. Così ad esempio, una bambina vorrà le scarpe come quelle della sua mamma e vorrà sostituirsi a lei nel rapporto con il papà. La stessa cosa accade per i maschietti, nei confronti della mamma.
Come ci spiega il Professor Pani, psicologo e psicoterapeuta, “a circa tre anni, il padre diventa oggetto d’amore per la bambina (complesso di Elettra secondo Freud), mentre la madre appare una concorrente. Il padre diventa invece oggetto di amore e odio (conflitto edipico per Freud) per il bambino, il quale vorrebbe competere con il padre stesso anche se inevitabilmente con insuccesso. In seguito, il maschietto idealizzerà il padre e cercherà di imitarlo per di diventare un giorno come lui o di superarlo nelle sue virtù che sono state precedentemente idealizzate”.
Si tratta di una tappa evolutiva del tutto fisiologica e normale: “ciò che è importante è che i genitori sappiano rispondere in modo equilibrato, dare una connotazione giusta al comportamento del bambino e trasmettere il messaggio che papà e mamma sono già sposati e non c’è spazio nella coppia” dice sempre la dottoressa Gavirati.
Insomma, se tua figlia si mostra innamorata del papà, fino ai sei anni è una cosa del tutto normale. Gli esperti raccomandano però di accogliere e di non ridicolizzare mai, ma trasmettere con fermezza il messaggio: papà e mamma sono già una coppia.
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