«Le ragazze di oggi sono così intelligenti e io non riesco a capire come possano essere tanto “dipendenti” dal loro aspetto. Ore a truccarsi e video su TikTok con mille mossette. Sono sconfortata!» (Michela)
Cara Michela, comprendo il tuo sconforto. Diventare influencer (tiktoker, youtuber, instagrammer) oggi è il sogno di moltissimi giovani. I social ci hanno catapultato nella nuova società del palcoscenico dove vige l’imperativo del “Mi mostro dunque sono”, per cui il corpo diventa il centro del mondo soffocando la fioritura di altre qualità, interessi, passioni.
Cosa c’è dietro ai balletti su Tik Tok
Dietro i balletti di TikTok però c’è qualcosa di più profondo. Per la mente-adolescente, maschi e femmine, il corpo è più del corpo. Gli adolescenti sono dei giovani artisti che devono far nascere il quadro, l’opera d’arte: il corpo diventa così la tela su cui fare i primi esperimenti identitari. Ai nostri tempi, ti ricordi?, c’erano i paninari, i metallari, i punk, i tamarri, da cui prendevamo ispirazione per trovare il nostro stile.
Balletti su Tik Tok: il corpo al centro del mondo
Per la mente-adolescente il corpo, che spesso delude le aspettative di bellezza, potenza, seduttività, è un inquilino scomodo. Non è un caso che molte sofferenze adolescenziali prevedano una crociata contro il corpo: autolesionismo, anoressia, bulimia, persino il ritiro sociale ha come nucleo la vergogna radicale per la propria esteriorità. Detto questo, non possiamo sottovalutare la pericolosità di modelli femminili incentrati solo sull’esteriorità.
Aiutare i figli a decifrare gli stereotipi
Cosa puoi fare? Sfida tua figlia a fare una piccola ricerca sul mondo dei social. Chiedile di elencare le professioni delle principali influencer: quante sono scienziate, ingegnere, artiste, filosofe, dottoresse? Invitala a fare la stessa indagine sui colleghi maschi. Purtroppo c’è ancora molto da fare sulla liberazione dagli stereotipi di genere, che imprigionano allo stesso modo maschi e femmine: un tema centrale da pensare con ragazzi e ragazze affinché ogni artista sia libero di dar vita all’unicità del proprio dipinto.