Quanto tempo passare con i figli dopo la separazione
Un genitore separato si pone maggiormente il dilemma su quanto tempo dovrebbe dedicare ai figli rispetto a un genitore che non si trovi in una condizione di separazione. Tale dilemma si poggia sia su considerazioni soggettive sia oggettive.
Come i bambini vivono la separazione dei genitori
Le considerazioni soggettive partono dai sensi di colpa che i rispettivi genitori provano nei confronti dei figli per la separazione della coppia genitoriale che questi ultimi hanno dovuto subire. In questo caso non bisogna cadere nella trappola dei sensi di colpa che non fanno valutare quanto sia effettivamente il tempo da dedicare effettivamente ai figli.
Passando a una valutazione oggettiva di tale tempo possiamo tener conto di una serie di criteri. Innanzitutto serve sia qualità sia quantità del tempo. Infatti, spesso ci si nasconde dietro il paravento che essenziale è la qualità del tempo piuttosto che la quantità. Ciò e vero solo in parte. Sicuramente la qualità ha un’importanza primaria ma il figlio deve percepire anche che il genitore gli dedichi un tempo costante anche di sola semplice presenza e non solo legato a momenti significativi della vita.
Inoltre costanza e regolarità nel tempo dedicato. I figli vogliono che i genitori separati continuino con loro a instaurare una serie di abitudini e il tempo loro dedicato conseguentemente debbono seguire le loro abitudini. I figli non debbono percepire che il tempo loro dedicato è una sorta di obbligo del genitore ma un piacere. Inoltre non debbono percepire che il tempo loro dedicato post-separazione è aumentato a causa della separazione stessa. Quest’ultimo aspetto è forse quello più importante di tutti.