Insegnare ai nostri figli, fin dalla più tenera età, la sostenibilità ambientale è importantissimo perché sono loro le generazioni future che beneficeranno degli sforzi di oggi. Il rispetto per l’ambiente passa dai piccoli gesti quotidiani e anche i bambini devono imparare a differenziare i rifiuti. Ma non solo: far capire loro di che materiale è fatto un determinato oggetto, qual è la sua origine e in che modo può essere riutilizzato è la base per dare valore a un gesto che altrimenti sembrerebbe meccanico.
Le famiglie italiane e il riciclo
Secondo una recente ricerca di Eumetra su un campione di 808 famiglie, la raccolta differenziata è al primo posto fra le strategie ritenute più efficaci per contrastare il degrado e aiutare l’ambiente. Probabilmente perché si tratta di un’attività concreta, tangibile, un’esperienza che tutti possono provare nel quotidiano e insegnare ai propri figli. Inoltre, dal punto di vista delle famiglie, non comporta investimenti economici, a differenza delle iniziative di efficienza energetica, come installare impianti di energia rinnovabile o dotarsi di elettrodomestici a basso impatto ambientale. Dalla ricerca emerge sicuramente che gli italiani sono consapevoli della rilevanza del tema ambientale e dell’importanza della raccolta differenziata che serve soprattutto a riciclare i materiali.
Raccolta differenziata: iniziamo da piccoli!
Per sensibilizzare maggiormente i bambini (e le loro famiglie) sull’importanza della raccolta differenziata è nato il progetto “Insieme rendiamo il mondo più bello”, dedicato ai bambini della scuola primaria. Quest’iniziativa, promossa da Garnier in collaborazione con il partner retail Carrefour Italia e con il partner Moige (Movimento Italiano Genitori), mira a promuovere il tema della raccolta differenziata e del riciclo degli imballaggi. Attraverso i contenuti delle dispense messe a disposizione degli insegnanti (a cura dell’Istituto Italiano Imballaggio), verranno formati 150.000 bambini della scuola primaria nel periodo 2017-2019.
“Riciclare sin da piccoli per vivere in un mondo più pulito da grandi. Questo dovrebbe essere l’insegnamento da dare ai propri figli” afferma Elisabetta Scala, vice presidente del Moige, che prosegue: “Sono molti i problemi ambientali che l’umanità è chiamata a dover risolvere. Per questo è necessario che tutti gli attori protagonisti della crescita, della formazione e del futuro dei più piccoli agiscano insieme, come avviene in questo progetto, per rendere i bambini soggetti attivi del processo della raccolta differenziata e del riciclo, per promuovere la consapevolezza del valore delle proprie azioni al fine di salvaguardare l’ambiente e rendere il mondo più bello, ma anche più sano”.
Ricordiamoci però che è proprio in famiglia che devono venire gettate le basi del rispetto per l’ambiente: con molta naturalezza e fin dai primi anni d’età dei bambini. I piccoli, infatti, tendono a emulare i genitori e le figure adulte di riferimento, quindi essere noi stessi virtuosi nella raccolta differenziata assicurerà alle future generazioni un atteggiamento consapevole verso il non-spreco e il riciclo delle materie prime.