I sintomi dell’ovulazione
Spesso ci chiediamo se è possibile individuare i sintomi dell’ovulazione. L’ovulazione è il fenomeno che porta alla produzione di un ovulo da parte dell’ovaio femminile che, se fecondato da uno spermatozoo, può portare all’instaurazione di una gravidanza. L’ovulazione avviene generalmente durante ogni ciclo mestruale, anche se questo non accade sempre, e può accadere con tempistiche diverse da ciclo a ciclo nelle donne fertili. Proprio per questo è utile conoscere i sintomi fisici dell’ovulazione.
In particolare se stai cercando un figlio, conoscere i sintomi dell’ovulazione può aiutarti a individuare i giorni più fertili. In commercio, sono disponibili diversi test di ovulazione sotto forma di stick e apparecchi elettronici. Però, è possibile capire quando si sta ovulando anche attraverso l’osservazione individuale di alcuni segnali caratteristici.
Fai comunque attenzione: riconoscere i sintomi dell’ovulazione può essere di aiuto se cerchi un figlio, ma non se al contrario non stai cercando una gravidanza. Non affidarti alle sensazioni sui presunti sintomi dell’ovulazione, perché potresti sbagliarti: se non desideri una gravidanza meglio applicare un metodo contraccettivo.
Per fare chiarezza, abbiamo chiesto alla dott.ssa Francesca Testa, ginecologa presso il Centro Medico Santagostino, quali sono in genere i sintomi del periodo fertile, e quindi dell’ovulazione.
Cosa succede durante l’ovulazione
Prima di tutto, accendiamo un faro sul significato di ovulazione.
«Durante l’ovulazione, si rompe la “cameretta” contenente l’ovulo, il quale fuoriesce dalla sua sede. Il meccanismo dell’ovulazione è legato a un picco e a una caduta ormonale, quindi può dare sintomi fisici chiari e riconoscibili. Ma la sintomatologia può anche non essere presente oppure dipendere dalle diverse fasi della vita fertile femminile. L’ovulazione avviene a metà ciclo, dunque in un ciclo considerato “normale”, la fase ovulatoria va dal dodicesimo al quattordicesimo giorno del ciclo» spiega la dott.ssa Testa.
«Se si desidera un figlio, è bene ricordare che la fascia d’età in cui si ovula meglio e di più, è quella compresa tra i 20 e i 35 anni della donna» continua l’esperta.
Quali sono i sintomi dell’ovulazione
Ma quali sono, dunque, i sintomi dell’ovulazione? Andiamo a vedere quali sono i più ricorrenti e diffusi, ricordando però che possono variare molto da donna a donna, e anche da ciclo a ciclo per la stessa donna.
«Tra i sintomi caratteristici della fase ovulatoria, rientra una possibile perdita ematica. Questa perdita di sangue può essere più o meno abbondante, rosso scuro ma anche rosso vivo e durare fino a 2-3 giorni. Un altro sintomo è un caratteristico dolore al basso ventre, di tipo mestruale. Il dolore nasce proprio dallo stesso meccanismo ovulatorio: quando si rompe la cameretta contenente l’ovulo, si genera una piccola emorragia, il sangue si raccoglie dietro l’utero, irrita le fibre nervose e genera, quindi, il dolore» spiega la dott.ssa Testa.
«Altri sintomi dell’ovulazione sono il gonfiore addominale e un rialzo della temperatura basale. Immediatamente prima dell’ovulazione, si nota un abbassamento della temperatura basale ma, durante l’ovulazione, quest’ultima si alza a causa della produzione di progesterone (ormone termogenico) da parte dell’ovaio» chiarisce l’esperta.
Ricapitolando quindi, i sintomi fisici dell’ovulazione – che quindi puoi osservare con relativa facilità sono:
- spotting (leggera perdita di sangue)
- dolore al basso ventre
- aumento della temperatura basale
- cambio della consistenza e della quantità delle perdite vaginali
Altri sintomi più specifici vanno valutati dal medico.
Come sapere se stai davvero ovulando
Il fatto di avvertire uno o più sintomi dell’ovulazione tra quelli indicati fin qui non vuol dire che possiamo determinare con certezza di star ovulando. Potremmo avere ragione nel riconoscere i sintomi, ma allo stesso tempo potremmo star confondendo i sintomi. Ma allora come fare per sapere se stai davvero ovulando?
«La misurazione della temperatura basale è stato un metodo a lungo utilizzato per individuare i giorni più fertili e può rivelarsi utile, soprattutto se unito all’utilizzo dei test ovulatori. La temperatura basale si rileva inserendo in vagina uno specifico termometro, prima di alzarsi dal letto al mattino» spiega la ginecologa. «Unendo tutti i dati della misurazione della temperatura in un grafico, si è in grado di ottenere una curva che evidenzia chiaramente il periodo ovulatorio» continua la dott.ssa Testa.
«La rilevazione della temperatura basale può essere abbinata all’uso di specifici test di ovulazione. Questi ultimi sono semplici da usare (si tratta di strisce che reagiscono al contatto con l’urina) e sono venduti in farmacia senza obbligo di ricetta» conclude l’esperta.
Per avere informazioni più precise sulla proprio ovulazione è sempre necessario rivolgersi al medico e fare gli esami indicati.