Come capire che il figlio sta superando il divorzio
Dopo una separazione è sempre importante mettere in conto un periodo di transizione in cui i figli dovranno recuperare una sorta di equilibrio, che è stato inevitabilmente compromesso. A volte si tratta di un vero e proprio recupero di un equilibrio affettivo e psicologico, altre volte solo di un periodo di riadattamento a nuove condizioni ambientali, che pur incidono in parte sull’equilibrio di ciascun membro familiare.
E' giusto spiegare ai figli i motivi della separazione?
Naturalmente ogni bambino o ragazzo avrà bisogno di tempi diversi e dunque sarà importante leggere dei segnali di recupero di tale equilibrio, che consenta a tutti di tirare finalmente un sospiro di sollievo…. perché non sempre i figli superano in fretta e brillantemente le ferite legate alla separazione, soprattutto quando questa è stata rappresentata da un percorso caotico, disorganizzato e mal gestito dai membri della coppia, troppo intenti magari a farsi la guerra, più che a prevenire possibili problematiche affettive dei figli stessi.
L'aiuto dello psicologo
Sempre più spesso ormai la coppia si rivolge ad uno psicologo, ma ancora molti, nonostante le problematiche infinite e i conflitti accesi, pensano di poter tirare avanti lasciando alcuni nodi irrisolti e potenzialmente dannosi in futuro anche per i figli. Quando invece le relazioni si mostrano ben equilibrate e le dinamiche legate ad esse sono ben gestite da ciascun membro della coppia oramai separata, significa allora che il bene dei figli è stato realmente considerato, cosi come il rispetto e la considerazione per ciascuno, anche laddove la coppia non condivida più molto.
Come parlare ai figli della separazione
A volte questa gestione maggiormente equilibrata è una conquista sudata da tutti dopo molte sofferenze, altre volte, più rare a dire il vero, invece, è un bene da sempre preservato, mai messo in discussione e che poco avrà compromesso il benessere dei figli. Ma un figlio o una figlia che abbia accettato il nuovo equilibrio, qualsiasi esso sia, sarà una persona che riesce a mantenere nel tempo un buon rapporto con chi lo/a circonda, con i familiari, con gli amici, con qualsiasi altra persona affettivamente significativa.
I segnali del superamento della separazione negli adolescenti
Sarà un ragazzo o una ragazza che da in modo chiaro, segnali di autonomia sana, che non evita o sfugge alla relazione con i suoi genitori e che si confronterà serenamente con quanto sta accadendo senza colpevolizzare nessuno dei due genitori in particolare e senza vivere come un tabù la condizione di figlio/a di separati.
I segnali del superamento della separazione nei bambini
Laddove invece si trattasse di un bambino o bambina di età inferiore a quella di un adolescente, il segnale principale di benessere e di ripresa da un periodo complesso come quello della separazione, coincide con la sua capacità di stare al di fuori del contesto familiare senza provare quell’ansia da separazione tipica dei bambini che vivono queste dinamiche all’età di 4-10 anni. Questo tipo di ansia si manifesta attraverso il pianto eccessivo, legato al momento in cui ad esempio si deve andare a scuola, o da un amichetto, o dai nonni, senza che vi sia la presenza del genitore, perciò se il bambino non presenterà tali segnali e si adatterà facilmente agli ambienti alternativi, esplorando attraverso il gioco e lo scambio con gli altri, vorrà dire che tale ansia è venuta meno e non influirà più sulle relazioni e sullo stile di vita dell’intero nucleo familiare.
I bambini oggi che affrontano e superano l’evento critico della separazione sono in aumento e questo permette di rafforzare una rete sociale costituita da famiglie allargate e alternative che possono confrontarsi ed aiutarsi molto di più rispetto ad un tempo. I figli stessi possono ritrovarsi a parlare dell’evento separazione con più facilità e per questo sentirsi meno soli e sfortunati. Ciò che però rende una famiglia più serena di un’altra, e quindi meno esposta a turbolenze emotive, è la capacità di comunicare attraverso un buon ascolto e il giusto grado di attenzione, per rinforzare le risorse positive, ignorando i punti di debolezza di ciascuno.