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Esiste davvvero la Pas? Ed è vero che i figli dei divorziati rischiano di ammalarsi? Facciamo chiarezza con gli esperti
di Sara Scheggia
01.06.2015
Per la scienza è una bufala. Ma nei tribunali e negli studi di psicologi si cita spesso la sindrome da alienazione genitoriale (o parentale) o Pas: i problemi di cui soffre un figlio, se viene istigato dalla madre o dal padre a disprezzare l’altro genitore durante un divorzio o una separazione.
Giorni fa la conduttrice Michelle Hunziker l’ha nominata in tv a Che tempo che fa, accendendo le polemiche: esiste o no questa presunta “malattia”?
Negli ultimi 10 anni, secondo l’Istat, separazioni e divorzi sono cresciuti del 13%. A farne le spese sono spesso i bambini
«Il primo a parlare di Pas è stato lo psichiatra americano Richard Gardner nel 1985, che l’ha definita un lavaggio del cervello dei bambini da parte della mamma o, ma più raramente, del papà. Di questa patologia, però, non c’è traccia nei manuali di psichiatria» sottolinea Maria Serenella Pignotti, pediatra dell’ospedale Meyer di Firenze.
«La teoria della sua esistenza contiene pregiudizi verso le donne: invocando la malattia psichiatrica, a volte, si cerca di dimostrare che dietro certi comportamenti ostili dei figli si nasconde la madre. È lei che si inventerebbe calunnie sul padre per gettare fango sull’ex. Così può capitare che alcuni uomini violenti si giochino la carta della Pas per minacciare le mogli, che di conseguenza non li denunciano più per paura di perdere poi l’affido in tribunale».
«La Pas non è una malattia, però spesso i bambini vengono usati come arma di ricatto. E subiscono pressioni da parte degli adulti, che possono provocare danni, dall’aggressività alla bassa autostima» dice Elisa Caponetti, psicologa forense. Aggiunge Maria Luisa Missiaggia, avvocato divorzista di Studiodonne: «In almeno il 40% dei divorzi conflittuali che seguo, i minori sono vittime di violenze psicologiche. Ogni caso va verificato: è in gioco il diritto dei bimbi ad avere entrambi i genitori vicini».
Di sindrome di alienazione parentale si parla nelle sentenze. E c’è addirittura una proposta di legge per punire con il carcere chi si macchia di questi maltrattamenti. Ma se il giudice riconosce la Pas, cosa succede? «Per modificare i comportamenti scorretti dei genitori, si organizzano incontri con gli psicologi. E se il percorso non funziona, si può revocare l’affido e stabilire sanzioni in denaro» spiega l’avvocato Missiaggia. I provvedimenti possono essere anche forti: nel 2012 un bimbo a Padova fu trascinato via da scuola e portato in una casa-famiglia, per ricostruire il rapporto col papà. Tempo dopo la Cassazione stabilì l’inesistenza della Pas riaffidandolo alla mamma.
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