Ai ragazzi fa bene fare sport, qualunque esso sia. E’ un modo per rafforzare il fisico ma crescere anche nell’intelligenza, imparare ad affrontare le difficoltà e risolverle al meglio. Insomma, come si dice, lo sport è maestro di vita e gli esperti raccomandano che i bambini in età scolastica svolgano attività fisica con una certa regolarità.
A quale genitore, però, non è mai capitato di trovarsi all’improvviso dinnanzi a “crisi sportive” dei propri figli e di non sapere cosa fare?
Succede spesso che, all’improvviso, nel corso dell’anno un ragazzo dichiari di voler abbandonare lo sport a cui partecipa da tempo, oppure, sia affranto perché non riesce a partecipare alle partite della sua squadra come vorrebbe e resta spesso in panchina, o ancora non ne vuole più sapere di fare qualunque attività sportiva, giocare a calcio o a basket.
Per i genitori, spesso, non è evidente capire cosa è meglio fare, come indirizzarli al meglio, come incoraggiarli, come capire quale è l’approccio giusto con i ragazzi, di fronte alle principali difficoltà che possono incontrare.
Dall’ Associazione dei Pediatri Americani, AAP (American Academy of Pediatrics) arriva un vademecum con piccoli, ma preziosi, consigli su come comportarsi di fronte alle varie crisi sportive dei ragazzi: ne abbiamo scelto qualcuno, da condividere insieme.
Nel caso in cui un bambino manifesti di voler abbandonare un’attività, la cosa principale da fare è capire perché la vuole lasciare: bisogna parlare con lui, discutere insieme sulle ragioni che lo spingono in questa direzione e poi decidere insieme la cosa migliore da fare.
Se un bambino dichiara di non voler fare sport, è bene indirizzarlo con dolcezza verso l’attività a lui più adatta. E’ molto importante infatti che i bambini svolgano almeno un po’ di attività fisica nel corso della giornata anche per concentrarsi meglio nello studio: se i bambini non si sfogano e liberano con lo sport non riescono nemmeno a concentrarsi nel modo migliore nello studio. Lo sport poi serve a formare e rafforzare l’autostima nei bambini: trovarla nello sport significa poi portarla in tutti gli altro settori della vita.
Altre volte, i bambini trovano la loro attività fisica troppo stressante e i genitori non sanno bene come comportarsi. Aiutarli, significa ridurre al minimo la componente di stress: far capire ai bambini e ai ragazzi loro che fare sport deve essere innanzitutto una cosa bella e divertente, che non saranno giudicati per i loro insuccessi; quando perdono o non riescono a fare goal, o canestro vanno incoraggiati e rassicurati sul fatto che non devono vincere a tutti i costi, ma che l’importante è cercare di dare il meglio di sé. E’ poi importante e preziosa la figura dell’allenatore che dovrebbe costituire sempre un riferimento con cui parlare in caso di difficoltà, piccole o grandi.