1/7 – Introduzione
Da sempre lo sport è considerato il miglior modo in assoluto per coronare uno stile di vita salutare; è per questo che sin dalla tenera età è consigliato approcciarsi ad una qualsiasi attività motoria. Introdurre i bambini allo sport non risulta sempre semplice, infatti molti sono timidi e hanno paura di stare con a contatto con i coetanei per paura di essere presi in giro o non riuscire bene come gli altri in una particolare attività. Riuscire sin da piccoli a rapportarsi con gli altri è uno dei motivi profondi per i quali esistono gli sport soprattutto di squadra. Per questi motivi, incoraggiarli ad intraprenderne uno sport adatto potrebbe aiutarli a superare questo ostacolo. Incentivare la pratica sportiva dall’infanzia è opportuno in quanto l’esercizio fisico aiuta l’individuo a sviluppare un atteggiamento di vita positivo, grazie al contatto con altri bambini e all’attività di squadra. È quindi di fondamentale importanza motivare i bambini all’attività fisica facendo in modo al tempo stesso che si divertano e che imparino il senso del lavoro in gruppo. Iniziare presto ad educarli allo sport li renderà propensi ad una scelta di vita salutare. Fino ai 12 anni i bambini sono particolarmente sensibili dal punto di vista comportamentale e motorio ed è per questo che i bambini più timidi generalmente trovano questo tipo di attività minacciose o particolarmente difficili, il timore che le proprie abilità motorie non possano eccellere, incide sul loro scarso controllo emozionale. Se vi accorgete che vostro figlio è introverso e riservato, scoprite quali sono i suoi interessi, le sue passioni e le attività che possono aiutarlo a sviluppare l’equilibrio e le capacità motorie. Invece di avviare un processo protettivo che è assolutamente deleterio e distruttivo per il carattere è bene inserire il bambino in attività che lo spingano al controllo di se. Vediamo insieme degli sport che potrebbero provare ad “abbattere” questa timidezza.
2/7 – Bicicletta
La bicicletta è uno sport assolutamente adatto ai bambini, perché non prevede, almeno di base un rapporto agonistico. Introdurre un bambino alle varie discipline su due ruote, però forgia il suo carattere in maniera molto sottile. Per prima cosa lo introduce in maniera leggera all’esercizio fisico, perché la bicicletta può essere affrontata a vario livello, dalle semplici passeggiate fino alle gare di durata. Iniziare con brevi giri aiuta il bambino ad orientarsi nel mondo e a capire che cosa lo circonda. La bicicletta è una sorta di comfort zone, che però può essere estesa in maniera semplice. Se all’inizio i primi percorsi saranno fatti a fianco di mamma e papà, successivamente si possono introdurre altri bambini insieme a cui andare in giro, sempre seguiti da un adulto. Lo spirito di gruppo si forma poi rapidamente, perché si introduce anche tutto l’aspetto del gergo specifico che consente ai ciclisti in erba di trovarsi all’interno di una sorta di gruppo chiuso, ma al tempo stesso aperto alle nuove sfide a alleanze. Dedicarsi alla bicicletta, poi favorisce anche un rapporto con l’ordine e la precisione perché ogni ciclista è tenuto alla manutenzione del mezzo e alla diagnosi dei suoi problemi. Il senso di libertà che da la bicicletta poi, favorisce davvero molto lo sviluppo di uno spirito di squadra, che si rafforza anche quando, in base ai gradi di preparazione ai vari partecipanti viene dato un grado in squadra e tutti concorrono al risultato finale, pronti prima o poi a diventare i campioni.
3/7 – Nuoto
Il nuoto è uno sport molto adatto ai bambini introversi. Per prima cosa il rapporto con i compagni è relativamente limitato, visto che gran parte delle attività si svolgono in acqua, ma al tempo stesso obbligato, perché si condividono docce, spogliatoi e strutture. All’inizio può essere un trauma, ma rapidamente la normalità dell’ambiente comincia ad imporsi. Essere costretti al rapporto di vicinanza promiscuo con gli altri aiuta sicuramente i bambini a formare un carattere aperto. Non si deve poi trascurare l’apporto formante sul fisico, che aiuta molto a prendere coscienza di se e a tendere verso un miglioramento. Un bambino che impari ad apprezzare il nuoto impara a conoscere se stesso e a proporsi come entità capace, proprio perché come sport è molto individuale. La sicurezza che si sviluppa in un ambiente ostile come l’acqua infatti fa crescere molto l’autostima. Oltretutto le conoscenze acquisite facendo nuoto, in seguito possono essere impiegate anche per altri sport d’acqua.
4/7 – Palla a nuoto
Fra gli sport d’acqua che si fanno in gruppo, sicuramente la palla a nuoto è il migliore per i bambini un po’ timidi. La palla a nuoto è uno sport di squadra peculiare perché si svolge in acqua. Può sembrare un’attività non troppo dissimile dalla palla a volo o persino dal calcio, ma oltre ad essere un esercizio completo ha il vantaggio che metà dell’attività si svolge fuori dalla vista. La palla a nuoto favorisce molto la socialità per i bambini timidi perché il rapporto di contatto con gli altri avviene spesso sott’acqua e quindi rimane sostanzialmente privato. Essere abituati ad interagire fisicamente con altri fuori dalla vista aiuta il bambino a perdere le proprie inibizioni, mentre il gioco di squadra lo aiuta a mettere in pratica ciò che ha imparato negli allenamenti. I ragazzi che hanno fatto palla a nuoto tendono ad essere molto aperti con gli altri e soprattutto rispettosi.
5/7 – Hockey
l”hockey è uno sport assolutamente fisico ma protetto. Si tratta di un’attività che può sembrare pericolosa e violenta, ma che in realtà insegna ai bambini l’obbligo del rispetto reciproco, diversamente per esempio dal calcio che vanta esempi pessimi. Se un bambino timido si trova inserito in una squadra di hockey, l’allenatore tenderà a spronarlo, ma al tempo stesso ad inibire rapidamente i rapporti violenti fra i giocatori. In una partita di hockey i giocatori si trovano spesso coinvolti in scontri fisici abbastanza pesanti, ma fanno parte del regolamento. Un bambino timido che si trovi un compagno che lo spintona sul campo da gioco capisce rapidamente che questo fa parte del gioco, e che l’aggressività ha un limite ed uno sfogo opposto dalle regole. Quello che sembra un gioco in cui vince il più forte, in realtà si rivela come uno in cui vince il gruppo più coeso. Non a caso difficile gli scontri partita vanno poi ad incidere sui rapporti fuori dal campo.
6/7 – Palla a canestro
La palla a canestro o basket è uno sport di squadra piuttosto faticoso, ma che dà grandi soddisfazioni. Se le squadre dei grandi sono eleganti e piene di manovre complesse, quelle dei piccoli, invece sono l’ambiente perfetto per un bambino timido. Tutte le prime fasi dell’introduzione al gioco, infatti sono buffe e piene di scambi di palla maldestri che aiutano i bambini ad imparare a ridere di se con gli altri. Poi col tempo, quando i piccoli giocatori iniziano a prendere la mano con gli scambi e gli esercizi la cosa si fa un po’ più seria. Come sport è molto adatto anche a bambini in età prepuberale, perché per come è strutturato ogni grado di sviluppo fisico ha un ruolo in un a squadra di basket. Come sport favorisce molto l’interrelazione con gli altri e lo sviluppo della fiducia negli altri. Basti pensare che gran parte degli schemi del gioco si basano sullo scambio rapido di sguardi e sulla complicità fra i giocatori. Non si deve trascurare poi il fatto che è un gioco ideale da fare all’aperto con gli amici del quartiere al campetto, e che il look da giocatore di basket piace molto ai giovanissimi.