Trendy come lo yoga, divertente come il Kung fu. È il Tai chi chuan, l’antica arte marziale cinese, oggi sempre più conosciuta. E tra i suoi fan vanta tantissimi bambini. «Gli iscritti ai corsi aumentano ogni giorno» spiega Simone D’Erme, maestro dell’Accademia di arti orientali Il tempio dei 5 elementi, una delle scuole più importanti di Roma. «Cominciamo con il Baby Tai chi per i piccoli di 3 anni. È un mix di salti e giochi, in cui introduciamo alcuni concetti della disciplina sotto forma di favola. Per esempio, spieghiamo che il nostro corpo ha un’energia speciale».
Dai 6 anni, via libera al Tai chi vero e proprio, con le figure e le tecniche di combattimento. «Le prime assomigliano a una danza lenta, mentre i colpi sono simili a quelli del Kung fu» dice l’esperto. I benefici non mancano: si migliora la postura, si tonificano i muscoli e si sviluppano la respirazione, la coordinazione e l’equilibrio.
«In più, si imparano le regole di questa arte» conclude D’Erme. «Ovvero, rispettare l’avversario e dosare le proprie forze. Due insegnamenti fondamentali, non solo in palestra».