I bambini che crescono privi di disciplina si trovano un fardello sulle spalle. Senza la guida ferma del genitore rischiano di diventare adulti immaturi, egoisti, scontenti». Esordisce così lo psicoterapeuta Richard Bromfield, autore di Fila in camera tua! (Giunti), il manuale che propone un metodo per “sviziare” i figli in 7 giorni. La sua tesi? Oggi abbiamo paura di procurare delle frustrazioni ai nostri figli. E siamo diventati genitori sempre meno autorevoli e sempre più devoti. I bambini, ovviamente, se ne approfittano, ma, alla fine, tutti sono scontenti, anche loro.

«I capricci sono normali, basta non assecondarli o le loro richieste aumentano in modo esponenziale» spiega Elena Urso, pedagogista e autrice con Elisabetta Rossini di I bambini devono fare i bambini (Bur). «Se il piccolo fa una scenata per avere un gelato prima di cena, gli si dice di no e non si cambia idea neppure se urla. Ci vogliono dosi massicce di pazienza. Ma cedere una volta vuol dire perdere credibilità».

Il metodo Bromfield, però, include anche punizioni esemplari (come nascondergli, mentre dorme, tutti i videogiochi). «Se un bambino non rispetta le regole e sfida gli adulti, va corretto» obietta l’esperta. «Ma la punizione, oltre che proporzionata e non umiliante, deve essere immediata: come fa a collegare la sparizione dei giochi a un suo comportamento del giorno prima? E poi così perderà fiducia in mamma e papà».

UN BESTSELLER DALLA PARTE DI MAMMA E PAPÀIl bambino piagnucola per un nonnulla, fa i capricci e non

UN BESTSELLER DALLA PARTE DI MAMMA E PAPÀ

Il bambino piagnucola per un nonnulla, fa i capricci e non è mai grato? La diagnosi di Richard Bronfield è chiara: vostro figlio è viziato.

2. Punizioni misurate

Fai leva sui suoi interessi

La regola di togliere i giocattoli dal soggiorno, a fine giornata non viene mai rispettata? Le cose cambiaranno se gli verrà detto che tutto quello che rimane a terra gli sarà tolto. Basta farlo una volta sola perché il piccolo impari la lezione.

3. No alle tue urla

Lascia che sfoghi la rabbia

Un bimbo che strilla al supermercato o per la strada attira l’attenzione degli altri e mette a disagio il genitore. Ma cedere vuol dire annullare tutto il lavoro fatto. Occorre restare calmi e risoluti. E aspettare che gli passi senza mollare.

4. Spiegazioni brevi

Non ti giustificare

Tutti i bambini, la sera, non vorrebbero andare a dormire: «Perché voi restate alzati?»; «Perché non mi volete con voi?»; «Perché non vieni a letto con me?». Non cedere al confronto. Avere dialogo con i figli non vuol dire doversi giustificare per le proprie scelte.

5. Errori salutari

Consentigli di imparare

La tendenza compulsiva dei genitori a salvare i figli dalle conseguenze delle loro azioni va combattuta. Se il tuo bambino dimentica la merenda a casa perché era in ritardo e di corsa, non portargliela a scuola. La prossima volta si ricorderà.

6. Zero patteggiamenti

Evita le trappole

«Ancora dieci minuti! ». La contrattazione di fronte a una regola parte sempre in modo innocuo. E finisce con una resa faticosa. Non cedere vuol dire risparmiare energie, tempo e frustrazioni.

7. Basta sprechi

Tieni i conti

Dare troppo ai bambini li priva della pazienza e della capacità di accontentarsi. Comincia a segnare tutto ciò che spendi per loro (incluso il carburante per portarli in giro): capirai se stai esagerando. E se è il caso di cambiare rotta.