Dal delizioso testo di Gigi Palla, la storia di un Babbo Natale straordinario, alle prese con la modernità, la concorrenza, la perdita dello spirito natalizio.
Forse non tutti sanno che il primo vestito di Santa Claus, a noi meglio noto col nome di Babbo Natale, non era di quel rosso sgargiante bordato di bianco, che tanto ricorda i colori di una nota bibita americana: il suo vestito era piuttosto verde, verde come le chiome dei boschi che circondano la sua casa a Rovaniemi, in Lapponia.
Il vestito verde di Babbo Natale, ricostruisce le circostanze in cui si realizzò questo cambio di colore dell’abito di Babbo Natale: un cambio che ha finito per rivoluzionare le placide abitudini del magico dispensatore di regali, rendendo la sua vita più frenetica, più stressante, più caotica, in una parola più… moderna!
Scopriremo un Babbo Natale che riceve lettere “che sembrano gli ordini di una multinazionale”, piene di pretese e nessuna dolcezza, da parte di bambini iper tecnologici, che hanno perso la magia del Natale e il suo significato più profondo. Babbo Natale, alle prese con Mr. Coke, che cerca di ridurlo ad un mero pezzo di un ingranaggio produttivo, che gli ha tolto le renne, e fornito un elicottero, per consentire consegne più veloci ed efficienti, si deprime e minaccia lo sciopero. Reagirà, grazie alla dolcezza di un bambino – che lo farà sentire di nuovo unico e prezioso – e alla spinta dell’amica Befana.
Uno spettacolo bello, istruttivo, pieno di calore e di battute esilaranti. Adatto ai bambini a partire dai cinque anni ma istruttivo anche per i genitori che li accompagnano. Si esce col sorriso.
Fino all’ 8 gennaio 2012 al Teatro Le Maschere di Roma.