Le tisane possono davvero diventare una coccola per i più piccoli. Dalla classica camomilla (in fiori) sino alla melissa o al tiglio. Alcune piante si prestano perfettamente a calmare nervi e pancino dei più piccoli, ma anche di chi tanto piccolo non lo è più (vedi alla voce preadolescenti). Si può iniziare addirittura attraverso il latte materno, con gli infusi benefici bevuti dalla mamma. Il consiglio è di non somministrare al bambino altra bevanda al di fuori del latte materno, finché l’allattamento esclusivo al seno non sia giunto al termine. Un altro consiglio è quello di evitare le tisane in granulato ricche di zucchero e povere di principi attivi. Per quanto riguarda il gusto, esistono mix per tisane dolci per natura ma è sempre possibile aggiungere all’infuso un po’ di zucchero di canna biologico oppure un goccio di miele o, ancora, frutta o succo di mela per aromatizzare

Attraverso il latte materno

Le tisane buone per la neomamma

Uno dei modi più dolci e salutari per far passare al neonato tutti i benefici delle erbe curative, è l’allattamento al seno. Certamente non tutte le tisane sono adatte alla mamma che allatta, per questo è necessario puntare su quelle sicure e dall’effetto benefico sia sull’organismo materno, sia sulla salute del neonato.

«Alla mamma che allatta consiglio tisane rilassanti a base di melissa, finocchio, tiglio, camomilla e fiori d’arancio. Caratterizzati da un sapore gradevoli, questi infusi-coccola sono ideali per calmare i nervi dopo le notti insonni, per rasserenare lo spirito e favorire la digestione. In questo caso, le tisane non dovrebbero essere zuccherate per non favorire l’insorgere delle “colichette” nel bebé» spiega la dott.ssa Sara Pratelli.

Quale tisana metto nel biberon?

Infusi veri

Quando l’allattamento esclusivo al seno è terminato e il bimbo inizia a bere anche l’acqua, si possono offrire tisane e infusi sia nel biberon sia nell’apposita tazza con il beccuccio. A tal proposito, è bene fare attenzione ai cosiddetti “inganni”.

«Quando il bimbo non è più allattato esclusivamente al seno ma inizia a bere dal biberon o dalla tazza, le tisane possono rientrare nell’alimentazione del piccolo. Ma attenzione, è bene evitare quei composti in granuli dedicati ai bebé ma ricchissimi di zuccheri semplici. In questi preparati, infatti, c’è più zucchero che principio attivo. Dunque, una semplice camomilla diventa una soluzione glucosata, invece di una vera e propria tisana» spiega la naturopata.

«Le tisane che consiglio, in questi casi, sono sempre a base di camomilla, melissa, tiglio, verbena e fiori d’arancio. Tutte piante dagli effetti rilassanti e rasserenanti. Se il bimbo non gradisce il sapore dell’infuso, quest’ultimo potrà essere dolcificato con un po’ di zucchero di canna (vero e non addizionato di melassa) o miele» conclude l’esperta.

Infusi per i più grandicelli

Tisane buonissime e aromatizzate in casa

Quando i bambini crescono, possono iniziare a sperimentare nuovi sapori anche sul fronte tisane. Per esempio, mantenendo sempre una base di erbe rilassanti e adatte ai più piccoli come il tiglio o la melissa, ma aromatizzando il tutto con spezie salutari e golose, o frutta.

«Quando il bambino inizia a essere più grandicello, si può iniziare ad aromatizzare l’infuso con un pizzico di cannella (ottima in inverno) oppure zenzero grattugiato e limone. Lo zenzero, tra l’altro, contribuirà a tenere lontani virus di stagione e batteri, rinforzando il sistema immunitario e proteggendo le prime vie respiratorie. Un ulteriore spunto è aromatizzare la tisana con la frutta: sempre adatti, a tal proposito, golosi pezzettini di mela lasciati in unfusione» spiega l’esperta.

Come deteinare il tè in casa

L’ora del tè anche per i bambini

Non solo tisane, ai bimbi piace anche il . Gli infusi a base di tè fanno bene alla salute dei più piccoli (sono ricchi di antiossidanti e antinfiammatori naturali) e prevengono persino le carie. Bando, però, ai “finti” tè per bambini, colmi di zucchero (bianco o fruttosio, entrambi provocano picchi glicemici) e poveri di foglie di tè.

«Per i più piccoli è indicato il tè deteinato, ma eviterei le bustine di deteinato già pronte. Infatti, forse non tutti sanno che è possibile deteinare il tè anche in casa e partendo proprio dalla pratica bustina. Come si fa? Sappiamo che la teina (sostanza eccitante) viene rilasciata nei primi minuti di infusione. Dunque, per preparare un tè deteinato, si mette dapprima in infusione in acqua calda (non bollente) una bustina di tè tradizionale non deteinato per qualche minuto. Dopo una prima infusione, si getta (o la beve l’adulto, oppure si usa per un impacco ai capelli) la tazza di tè. E, con la stessa bustina, si fa una seconda infusione. Questa volta naturalmente deteinata e adatta per essere offerta ai bambini» conclude la dott.ssa Sara Pratelli.