La tosse è un disturbo molto comune tra i bambini. Le sue cause possono essere diverse ma è fondamentale tener conto che la tosse è essenzialmente un meccanismo di difesa dell’organismo. Abbiamo chiesto al dott. Gianfranco Trapani, specialista in Pediatria, come affrontare questo disturbo.
«Come per ogni altro disturbo riguardante i bambini, è importante che i genitori facciano alcune valutazioni. La prima, tra queste, è considerare le condizioni generali del piccolo (se mangia, dorme, gioca, è vitale) e quanto la tosse influisca, in modo negativo, sullo stato di vitalità e benessere del bambino. Vi sono, infatti, alcune tipologie di tosse (meccaniche) che si innescano per inalazione di corpi estranei o semplicemente per il freddo eccessivo» spiega il dott. Trapani
Campanelli d’allarme
Quando è necessario portare il piccolo dal pediatra, per una valutazione medica approfondita? «I tipi di tosse che richiedono una valutazione medica sono quelli che infastidiscono molto il bambino, peggiorando il suo stato vitale. Per esempio, la tosse pertussoide che si presenta con crisi improvvise e violente, che poi terminano con una sorta di “fischio” nella respirazione. Oppure, la tosse stizzosa che non lascia mai pace al piccolo. Ma richiedono valutazione medica anche le tipologie di tosse con espulsione di muco giallastro e denso così come la tosse sopraggiunta dopo uno sforzo fisico, di tipo asmatico. Infine, sono da far valutare dal medico i casi in cui la tosse si presenti dopo aver mangiato un particolare alimento» afferma il pediatra.
Se i disturbi sono minimi
La maggior parte delle forme di tosse nei bambini, è dovuta a un’infezione delle alte vie respiratorie (per esempio, al raffreddore).
«In caso di tosse associata a disturbi minimi, è possibile adottare alcuni accorgimenti e soluzioni anche senza portare immediatamente il piccolo dal pediatra. Per esempio: lavaggi nasali frequenti con soluzione fisiologica, soluzione salina ipertonica o soluzioni a base di acido ialuronico (senza insistere eccessivamente, pena sanguinamento dal naso). O, ancora, si può ricorrere agli sciroppi mucolitici o antitussigeni per bambini (farmaci da banco). In quest’ultimo caso, è bene ricordare che il bambino asmatico non dovrebbe mai assumere farmaci dall’azione mucolitica» continua l’esperto.
«Un altro rimedio sempre consigliato, è l’umidificatore a caldo. Così come sono da evitare soggiorni in luoghi molto affollati, sbalzi di temperatura, condizioni di caldo o freddo eccessivi» spiega il dott. Trapani.
Aerosol
Ultimamente abbiamo assistito a diverse diatribe in merito all’utilità dell’aerosol nel trattamento della tosse dei bambini.
«A tal proposito vorrei fare una precisazione, che riguarda la salute dei piccoli in senso più ampio. Ovvero, è importante imparare a osservare il proprio bambino e valutare le sue reazioni ai diversi trattamenti e terapie. I bambini, infatti, non sono tutti uguali. Nel caso dell’aerosol, è bene tener conto di eventuali idiosincrasie individuali riguardo a questo tipo di trattamento. Per alcuni bimbi, l’aerosol è un grande alleato ma, per altri, può diventare fonte di disturbo e peggioramento della condizione (irritando, per esempio, le alte vie respiratorie). Non esiste qui, come in altri casi, una regola universalmente valida» precisa il dott. Trapani.