«Mi rendo conto che io e mio marito negli ultimi tempi ci stiamo allontanando e non riesco a trovare un vero motivo. Che cosa ci succede?» (Sabrina)
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LA VITA DI UNA COPPIA attraversa fasi diverse. Nell’innamoramento ognuno si sente speciale per l’altro, avverte su di sé uno sguardo pronto a cogliere bisogni e attenzioni, soddisfatti con i gesti e le parole. Ne deriva un senso di sicurezza profondo e la sensazione di poter affrontare insieme qualsiasi cosa. Tutto questo crea e alimenta una connessione emotiva grazie alla quale si condividono le esperienze, esprimendo di volta in volta quello che si prova.
La routine pesa sulla connessione emotiva
La routine, il lavoro, i figli possono allentare questa sintonia, che va sempre alimentata nella quotidianità: ritrovarsi la sera parlando della giornata (e se qualcosa è andato storto si chiarisce subito che il cattivo umore non dipende dal partner), condividere momenti come cucinare, andare a camminare o correre insieme.
La distanza la creano entrambi i partner
Se si avverte una certa distanza non pensiamo subito che dipenda dall’altro e che tutto sarebbe più facile se fosse più disponibile ad aprirsi. Non lanciamo accuse, ma chiediamoci quante volte siamo noi a coinvolgerlo. Se siamo cresciute in una famiglia in cui le emozioni non avevano modo di esprimersi, può essere difficile dire: «Mi sento così». Ma è proprio da quello che si prova che bisogna ripartire.
La connessione emotiva salva la coppia
E quando è l’altro che ci parla di un problema, asteniamoci dai giudizi (“Sei sempre il solito”) e sosteniamolo perché è questo che si aspetta, dopo si può analizzare quello che è successo. Se c’è connessione emotiva la coppia è terapeutica, affronta i problemi o i tasti dolenti che ognuno porta nella vita a due. Ci si prende cura uno dell’altro e si affronta meglio il futuro, dai genitori anziani che vanno seguiti e curati, a qualsiasi imprevisto. Perché non ci si sentirà soli, ma una squadra.