«Non ho mai avuto un incidente». Così Giuseppina Molinari ha risposto dopo il fermo da parte dei carabinieri mentre lei, a 103 anni, era alla guida della sua utilitaria, ma con la patente scaduta e senza assicurazione. La storia di Giosé, come viene chiamata dagli amici di Vigarano Pieve in provincia di Ferrara, ha fatto il giro del web, ma ha anche ricordato a molti che occorre sempre controllare la scadenza del documento di guida. La nonnina se l’era dimenticato e ha già preso appuntamento per il rinnovo. Ma qual è l’iter e cosa occorre per poter continuare a guidare?
Il rinnovo della patente: ogni quanto
La patente è valida 10 anni, fino ai 50 anni del titolare. Superata questa età si dimezza, passando a 5 anni, mentre dopo i 70 anni va rinnovata ogni 3 anni e dopo gli 80 ogni 2. Per farlo ci si può rivolgere sia a strutture pubbliche che private, come autoscuole o agenzie specializzate nelle pratiche automobilistiche: «Il rinnovo ormai avviene in via telematica: recandosi agli uffici preposti si effettua la trasmissione dei dati richiesti alla Motorizzazione, dove non si deve più andare fisicamente tranne che in casi particolari, come la mancanza di informazioni o incongruenze, per esempio sui dati anagrafici o il codice fiscale, oppure in caso di revisione della patente se si sono persi tutti i punti, o ancora se si è in posizione Aire, residenti all’estero», spiega Andrea Onori, vicepresidente dell’UNASCA, l’Unione Nazionale Autoscuole Studi Consulenza.
Cosa serve per il rinnovo telematico
Di fatto, quindi, non occorre più rivolgersi alla Motorizzazione né per il rinnovo né per il rilascio di un duplicato, ad esempio in caso di smarrimento o furto. Occorre, però, raccogliere tutta la documentazione necessaria, a partire dal certificato medico: «Il certificato anamnestico è richiesto solo per il primo rilascio, quindi per il conseguimento della patente. Poi è sufficiente sottoporsi alla visita medica per l’idoneità al rinnovo del documento di guida», chiarisce Onori. Il cosiddetto «accertamento dei requisiti psicofisici per il rilascio, la conferma di validità, la revisione della patente e degli altri documenti di guida», si può effettuare presso i medici dell’Asl competente per territorio, dei servizi di base del distretto sanitario.
Gli altri documenti necessari
«Per la visita basta un medico “monocratico” (o una commissione in caso occorra una competenza particolare, come per disabilità specifiche), poi servono anche una fototessera recente e a colori (non più di sei mesi), che figurerà in bianco e nero sulla patente e alcuni versamenti», ricorda Onori. In particolare sono richiesti: il pagamento di due spese amministrative, d’importo fisso e di circa 16 euro ciascuna e 10,20 euro per i diritti della Motorizzazione. I pagamenti devono essere effettuati tramite un avviso di pagamento sul portale dell’automobilista (ilportaledellautomobilista.it, nella sezione “servizi online”- servizio “pagamenti pagoPA”) oppure sull’app iPatente, selezionando la tariffa N004. In alternativa si può pagare, sempre tramite avviso di pagamento, presso uno sportello bancario o postale.
Quanto costa tutta la pratica
A questi costi occorre aggiungere quelli per il certificato medico: presso le strutture pubbliche la tariffa è fissa (30 euro, per esempio, negli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera-Usmaf, 45 euro negli ambulatori di Rete ferroviaria italiana-Rfi), mentre varia su base regionale presso le Asl e in base al tariffario se ci si rivolge a un medico che presta servizio per un’autoscuola o agenzia privata. Infine, va conteggiato il costo di spedizione del nuovo documento, da parte della Motorizzazione, al titolare «tramite posta in contrassegno a un costo di 7,84 euro. Attenzione, perché il recapito normalmente avviene di mattino e, in caso di mancanza di destinatario, viene depositato presso l’ufficio spostale. Il costo complessivo si aggira quindi tra i 70 e i 90 euro, a seconda che ci si rivolga o meno a un’autoscuola o agenzia, che applica circa 10/20€ per il servizio, compresa la ricezione e consegna della patente al titolare», ricorda il vicepresidente UNASCA.
La salute e i requisiti necessari
«In caso di automobilista con disabilità potrebbe essere richiesta ulteriore documentazione. Per esempio, si potrebbe dover effettuare la visita medica presso la commissione medica della Asl, chiamata a valutare la possibilità di un rinnovo con adattamenti al veicolo o limitazioni temporali differenti, magari di 6 mesi o un anno. Può valere, ad esempio, in caso di automobilista con diabete per cui si renda necessaria una documentazione dal centro diabetico che lo ha in carico o se si tratta di un paziente con patologia cardiaca che magari necessita di un defibrillatore – spiega Onori – Potrebbero anche essere richieste modifiche se si tratta di persona con un arto offeso, per cui magari è necessario un adattamento alla guida, come la collocazione delle frecce a destra, un pomello allo sterzo o il cambio automatico».
I casi “particolari”
Esistono poi alcuni casi particolari nei quali, oltre a quanto già indicato, occorre sottoporsi a un “esperimento di guida”. Accade, per esempio, per la patente e la carta di qualificazione del conducente CQC (gli autisti e i trasportatori di merci). In caso di documenti smarriti, sottratti o distrutti, invece, è necessario presentare la denuncia agli organi competenti (polizia o carabinieri). «Anche per le patenti distrutte, scadute da oltre 5 anni o rilasciate da altro Stato della UE o del See (Spazio economico europeo) riconosciute in Italia, bisogna sottoporsi all’esperimento di guida» aggiunge Onori, che sottolinea inoltre che «sono molteplici le norme volte alla sicurezza stradale come, ad esempio, se si perdono punti dalla patente di guida a causa di tre violazioni nell’arco di un anno, che comportano una detrazione di cinque o più punti, è necessario sottoporsi a una nuova valutazione delle proprie capacità. La stessa procedura si applica in caso di sinistro stradale significativo, che potrebbe richiedere, da parte delle autorità competenti, una ulteriore valutazione dei requisiti del conducente, sia in commissione medica che mediante nuovi esami, quiz e test di guida». In caso di documenti smarriti, sottratti o distrutti, invece, prima di procedere al rinnovo del documento di guida, è necessario presentare denuncia agli organi competenti, quali polizia o carabinieri.