Una lettrice mi ha scritto: preferisco il sesso anale a quello classico, sono l’unica? La questione mi ha fatto sorridere, non tanto per l’oggetto di cui tratta, che è una diffusa pratica sessuale, capace di produrre nei suoi estimatori (siano essi uomini o donne) intense sensazioni di piacere, quanto per la domanda conclusiva che svela il malcelato timore di essere strana, la sola, divergente dallo standard (un cruccio estremamente diffuso, va detto).

No, non sei l’unica a desiderare l’orgasmo anale

Entrando nel merito, le ho risposto che no, non è l’unica, e infatti si parla spesso del cosiddetto “orgasmo anale”, poiché anche la stimolazione posteriore può essere fonte di appagamento ed è un’opzione in più per toccare corde differenti della nostra eccitazione e procurarci gratificazione psicofisica.

Per alcune persone resta un terreno insidioso

Certo, per alcune resta un terreno insidioso, più che altro per il timore di provare dolore, per lo scarso allenamento, per la mancanza di una lubrificazione adeguata, o per l’assenza di una sufficiente intimità col partner. Tuttavia, se da un lato non bisogna forzarsi a farlo qualora l’idea ci metta a disagio, dall’altro possiamo vivere serenamente la nostra sessualità, accogliendone gusti e preferenze, purché tutto avvenga nel rispetto di sé e dell’altra persona.

Abbiamo corpi e cervelli tutti diversi, seppur simili

D’altronde, i nostri corpi e i nostri cervelli sono tutti diversi tra loro, seppur simili. Non solo: essi cambiano nel corso del tempo, dunque è frequentissimo amare molto alcune pratiche, o posizioni, in certi periodi della vita e poi crescendo scoprirne altre, o rivalutarne alcune che non ci avevano appassionate in prima istanza.