Si sa, un espresso è il modo migliore per iniziare la giornata. E se alla tazza fumante, ci aggiungi anche una chiacchierata-incontro con il direttore Annalisa Monfreda e delle ospiti speciali, il gioco è fatto.
L’appuntamento
Domenica 13, dalle ore 10 alle 11, con la partnership di Caffè Vergnano, la colazione diventa impedibile perché arrivano tre super under 18 con le idee molto chiare e la battutta pronta. Sono le protagoniste dell’incontro Un caffè con… la meglio gioventù.
Chi sono le ospiti di “Un caffè con… la meglio gioventù”
Ludovica Medaglia: milanese, capelli scuri e occhioni chiari, ha vinto il premio Campiello giovani con Wanderer (Viandante), la storia di un anziano musicista brontolone. Non c’è da stupirsi visto che il pianoforte, con le note di Schubert, risuona da anni nelle giornate di questa ragazza, insieme al greco e alla matematica. Già, Ludovica sfoggia 10 in tutte le materie al liceo classico, vuole scrivere poesie e non ama i social networtk. Ma non aspettarti la solita secchiona tutta libri e verifiche: adora arrampicarsi sugli alberi e correre e ha una miriade di passioni a cui dedicarsi e tante poesie che le passano per la testa.
Valeria Cagnina: ha solo 15 anni eppure questa alessandrina tutta risate e lentiggini è la Digital Champion più giovane d’Italia. Per lei, computer e app non hanno segreti. Tanto che da grande vuole insegnare ai bambini il linguaggio della programmazione, ma per ora si accontenta di svelare Skype agli over 65 del suo paese. Ha trascorso l’estate al prestigioso Mit di Boston, dove ha imparato a creare una start up (e un robot), sta lavorando a una stampante 3D e racconta i suoi viaggi su un blog. Non basta? Nel tempo libero pratica ginnastica ritmica.
Bianca Chiabrando: nata a Milano nel 2000, ha già scritto due romanzi cult per i suoi coetanei. Dopo Il caso 3a d, infatti, ora è arrivato in libreria A noi due, Prof (entrambi Mondadori). E pensare che ha iniziato a mettere su carta le emozioni (e i ritratti a fumetti degli strampalati compagni) proprio per vincere la timidezza. Poi si è messa a fotocopiare le sue storie e a regalarle agli alunni più “matti” della sua sezione. Da lì al debutto sugli scaffali, il passo è stato breve. Intanto Bianca continua ad andare a scuola e sogna di diventare psicologa.
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