Sul posto di lavoro non è sempre tutto rose e fiori. Può capitare – e non è così raro come si possa credere – di avere a che fare con una collega passivo-aggressiva. Anzi, essendo l’ufficio un luogo che vivi giornalmente, talvolta per molte ore consecutive, è del tutto naturale che emergano delle dinamiche “strane”. Possono nascere atteggiamenti e comportamenti che ti fanno storcere il naso, anche se di fatto non ne comprendi esattamente il motivo. Forse è il caso di approfondire. Potresti avere a che fare con una persona passivo-aggressiva ma affrontarla nel modo sbagliato.

Come riconoscere una collega passivo-aggressiva

Piccola premessa. Fino agli anni Novanta la passivo-aggressività veniva considerata un vero e proprio disturbo patologico, adesso non più. Non che si tratti di un atteggiamento piacevole, anzi tutt’altro. Solo che prima di giungere a una conclusione “clinica” c’è da chiedersi in effetti perché puoi considerare la tua collega passivo-aggressiva e da cosa nasce questo atteggiamento.

Tutte noi abbiamo le giornate “no” e può capitare di rispondere male a una semplice constatazione, solo per nervosismo o perché qualcosa ci è andato storto. Sarà capitato sicuramente anche a te, almeno una volta.

Ecco, una collega passivo-aggressiva non ha certi comportamenti una volta ogni tanto, ma ripete continuamente uno schema. Nel posto di lavoro tutto questo porta alla creazione di dinamiche molto strane, difficili da affrontare per una persona tendenzialmente tranquilla. Come puoi affrontare una collega passivo-aggressiva che cerca di fare la simpatica facendo battutine, senza poi darti la possibilità di ricambiare?

Come è possibile avere a che fare con una collega-passivo aggressiva che ogni giorno ne combina una? Ti porge una guancia, ma in realtà ti affossa. Apparentemente vuole esserti amica ma senza che neanche te ne renda conto lavora in maniera subdola per metterti in cattiva luce. E poi non puoi assolutamente contraddirla perché – apriti cielo – non ammette mai una responsabilità, neanche quando è palese e sotto gli occhi di tutti in ufficio.

Ma allora, come devi comportarti con una collega passivo-aggressiva e come puoi porre le basi per non rendere la giornata lavorativa un inferno?

Cerca il dialogo (non lo scontro)

Ok, come abbiamo già detto tutte possiamo avere la giornata “no” in cui non sopportiamo proprio niente. Rispondiamo male, siamo nervose, magari ci sentiamo poco bene e tutto questo malessere si traduce in un atteggiamento un pochino aggressivo e scostante.

La collega passivo-aggressiva è tutta un’altra storia. Qui parliamo di una persona che è perennemente sulla difensiva, che non smette mai di avere questo tipo di comportamento e sembra fare di tutto per cercare lo scontro. Non puoi contraddirla, non puoi farle notare un errore né una mancanza. Altrimenti indossa il costume da “vittima” e a quel punto puoi fare ben poco.

Il lavoro è già qualcosa di per sé stressante, dobbiamo impegnarci e mettere a frutto forze ed energie ogni giorno. Quindi fatti forza, non puoi permettere che una persona rompa quel minimo di equilibrio che c’è in ufficio. La prima cosa che puoi fare con una collega passivo-aggressiva è cercare il dialogo, non il conflitto. Le persone con questo tipo di atteggiamento evitano categoricamente di affrontare qualsiasi argomento o questione. Se vuoi prenderla contropiede (nel modo giusto), dovresti provare a parlarle.

Evita di rispondere alle provocazioni

La collega passivo-aggressiva, come in generale tutte le persone con questo atteggiamento, eviterà il dialogo come i vampiri evitano l’aglio. Perché? La risposta è molto semplice: preferisce covare rabbia e rancore anziché risolvere le questioni. Le persone passivo-aggressive sono un mix (letale) di rabbia, risentimento e paura.

Hanno paura di essere contraddette, sgridate, temono il rifiuto e sono sempre in bilico tra una frecciata (immotivata) e la paura di non essere amate abbastanza. Hanno un po’ la sindrome perenne dell’abbandono. Fondamentalmente tutto ciò che la tua collega ti riversa addosso è frutto di una profonda insicurezza, con dei risvolti chiaramente patologici/cronici.

In sostanza, la collega passivo-aggressiva non ti dice se c’è un problema, non ti parla se qualcosa le ha dato fastidio o se ha una difficoltà e ha bisogno di aiuto. No, la collega passivo-aggressiva ti ostacola, ti provoca e cerca di mandare all’aria il tuo lavoro. Ecco perché non devi cedere alle sue provocazioni, mantenendoti stoica.

Non lasciare che la sua rabbia ti divori

Se vuoi davvero affrontare una collega passivo-aggressiva, non devi mai dimenticare che la fonte del suo atteggiamento in larga parte è una profonda rabbia repressa. Un sentimento distruttivo che si ripercuote su chiunque la circondi e che distrugge tutto. Anche lei stessa, dall’interno.

La rabbia può essere travolgente e per una persona mediamente serena non è facile affrontarla. Ti senti sopraffatta, anche perché non riesci a capire cosa tu possa aver fatto di male per meritare tanta cattiveria da parte di una collega che, di fatto, è una semi-sconosciuta.

Quel che devi fare è cercare di evitare questo vortice. Non reagire e metti a tacere tutta questa rabbia con la forza della calma. Quando cerchi di parlare di un problema e trovi un muro, non batterci su per tentare di romperlo. Se la collega passivo-aggressiva nega l’evidenza non devi passare al contrattacco. Significherebbe solo ulteriore rabbia.

Mostrati disponibile e collaborativa

Nella gran parte dei casi riconoscere un atteggiamento passivo-aggressivo sul posto di lavoro non è semplice. Anzi, capita spesso di rendersi conto di una situazione del genere dopo diverso tempo. Dapprima quella persona si mostra sorridente, disponibile, amichevole e sembra un’ancora di salvezza in un porto sconosciuto. Poi, all’improvviso, tutto crolla.

L’idillio svanisce prima o poi e sì, a quel punto devi capire come agire con una collega dall’atteggiamento passivo-aggressivo. Ricorda sempre un principio che vale sempre: queste persone lavorano in modo subdolo, agiscono di nascosto alle tue spalle. Non verranno mai a dirti se c’è un problema, non ti diranno mai cosa non gli piace di te o se hai fatto qualcosa per infastidirle. Semplicemente cercheranno di metterti i bastoni tra le ruote.

Negano, inventano scuse, non perdono occasione per metterti in cattiva luce con gli altri colleghi e perfino col capo. Cosa fare, quindi con una collega passivo-aggressiva? È un’impresa difficilissima ma lentamente, passo dopo passo, dovresti cercare di mostrarti collaborativa e disponibile. Ma soprattutto interessata al suo parere. Falla sentire in qualche modo utile. Questo le darà sicurezza e appianerà la sua rabbia.

Serviti dell’arma migliore: l’empatia

Avere a che fare con una collega passivo-aggressiva non è semplice. Ma non lasciarti scoraggiare, come abbiamo visto in pochi punti puoi essere in grado di gestire la situazione nel migliore dei modi. E ne gioveranno sia il luogo di lavoro che la tua serenità mentale.

L’aggressività passiva a volte è talmente radicata nella parte più profonda delle persone, che diventa un vero e proprio “stile di vita”. Qualunque cosa accada e con chiunque abbiano a che fare in un caso specifico, le persone passivo-aggressive reagiscono sempre allo stesso modo. Come se attivassero un’impostazione di default.

Non importa se sei la persona più affabile del mondo. Se ti spendi in gentilezze, se eviti lo scontro o non rispondi alle minacce. Nel 99 per cento dei casi questo atteggiamento non cambierà. Ma con il tempo – l’unico che possa realmente guarire tutto – potresti sorprenderti. E accorgerti che sì, l’empatia è la tua vera arma vincente.

Devi essere tutto ciò che lei – la collega che rende la tua vita un vero incubo (o almeno ci prova) – non è.