Per quanto tu possa amare il tuo mestiere, talvolta ti ritrovi costretta a sopravvivere in un ambiente di lavoro tossico. Come te ne accorgi? Beh, innanzitutto perché non stai bene e, anche se non riesci a capirne il motivo, sai comunque che c’è qualcosa che non va.
Frequentare giornalmente un ambiente di questo tipo non ha ripercussioni solo sulla tua produttività, ma anche sulla tua serenità mentale. Del resto se non stai bene tu per prima, come puoi pretendere di raggiungere dei buoni risultati o portare a termine i tuoi obiettivi?
Sopravvivere in un ambiente di lavoro tossico non è una missione impossibile, come potrebbe sembrare. Anche quando la situazione ti sembra fuori controllo e ti senti schiacciata dal peso del disagio, puoi riordinare le idee e seguire qualche dritta per uscirne vincitrice. Qui ti suggeriamo 10 modi, semplici ed efficaci.
Individua il problema
Se vuoi sopravvivere a un ambiente di lavoro tossico devi prima di tutto individuare la fonte di questa “tossicità”. Non è un caso se al mattino, quando ti alzi, senti un nodo alla gola e non hai più tanta voglia di recarti in ufficio.
E non è un caso se ti senti esaurita e sopraffatta, se non riesci neanche a relazionarti coi tuoi colleghi e vorresti mollare tutto per andare altrove. Una ragione c’è, devi soltanto individuarla.
Nella gran parte dei casi queste situazioni dipendono da manager e dirigenti che non si comportano bene. Essere leader non significa maltrattare i propri dipendenti e non esula dal costruire rapporti fondati sul rispetto reciproco. Stessa cosa vale per i colleghi, i tuoi pari, persone che talvolta cercano di sopraffare l’altro per farsi belle agli occhi del capo.
Cerca il dialogo
Quando hai a che fare con situazioni lavorative non proprio piacevoli, dovresti sempre cercare di mantenere un’aura di diplomazia. In parole povere, non saltare a conclusioni affrettate che potrebbero metterti in cattiva luce con gli altri (rendendo tutto più complicato di quanto già non sia).
Un buon modo per sopravvivere in un ambiente di lavoro del genere, tossico e che ti mette profondamente a disagio, consiste nel cercare il dialogo con le persone che ritieni essere la causa del tuo malessere. Prima di puntare il dito contro qualcuno, insomma, prova a confrontarti e senza usare un tono accusatorio.
Cambia punto di vista
Come dice un antico proverbio Sioux: “Prima di giudicare qualcuno cammina per tre lune nei suoi mocassini”. Cambia approccio e punto di vista e cerca di essere più comprensiva.
Tutte noi possiamo avere le giornate e i periodi “no” e non è detto, quindi, che il tuo o la tua collega si comporti in un determinato modo per pura cattiveria, oppure perché ce l’ha con te.
Spesso le azioni delle persone sono mosse da sentimenti ed emozioni non detti, derivanti da stress e situazioni private che le portano a sfogarsi sugli altri. Parlando in modo amichevole potresti aiutarle perfino a risolvere i loro problemi.
Controlla le tue emozioni
Non puoi controllare come si comportano gli altri, ma puoi tenere a bada le tue reazioni a un determinato comportamento. Un modo essenziale per sopravvivere a un ambiente di lavoro tossico è proprio riuscire a mantenere la calma sotto pressione.
Questa abilità, che per molte è naturale mentre altre devono imparare a gestire con il tempo, non solo evita che la situazione degeneri, ma ti consente anche di pensare e agire in modo più chiaro e lucido.
Anche se sai di avere ragione e sei certa che alzare la voce in quel momento sia la cosa più giusta da fare, fermati e rifletti. L’eccessiva emotività sul lavoro (come nella vita, in generale) può ritorcersi contro di te. E a quel punto è troppo tardi per riparare il “danno”.
Rivolgiti alle risorse umane
A mali estremi, se tutto ciò che hai fatto (vedi sopra) non è stato utile per sopravvivere all’ambiente di lavoro tossico in cui ti sei ritrovata catapultata, forse dovresti affidarti a chi si occupa di questi problemi per mestiere.
L’azienda dovrebbe avere una persona (o anche più) che si occupa di gestire il personale, anche dal punto di vista delle relazioni umane e puntando l’attenzione sul problem solving. Chi si occupa di risorse umane è come l’anello mancante tra i dipendenti e il capo, che spesso non vive materialmente le situazioni quotidiane e non può accorgersi di fatto se qualcosa non va.
Ricorda però che anche in tal senso devi cercare di mantenere un approccio misurato, senza puntare il dito o accusare chicchessia. Cerca piuttosto di costruire un quadro completo della situazione, in modo da render chiari quali sono i problemi da risolvere.
Proponi idee e soluzioni
Indipendentemente dalle dimensioni delle risorse umane nell’azienda in cui lavori, è molto probabile che il responsabile sia una persona impegnata.
Perciò se vuoi che i tuoi problemi vengano risolti il prima possibile, farà una grande differenza presentarti con alcune nuove idee e possibili soluzioni da proporre all’azienda per affrontare ed eliminare questa tossicità sul posto di lavoro.
Pensa a quali cambiamenti nei valori o nelle politiche possono promuovere un ambiente lavorativo più sano e collaborativo. Dopodiché presentali come suggerimenti.
Evita di essere parte del problema
La tossicità può essere contagiosa. Quando qualcuno si comporta con te in modo prepotente e arrogante oppure arriva persino a diffondere bugie sul tuo conto, la prima reazione è sfogarsi. Magari parlando male di quella persona con altri colleghi.
Ecco, questo è un atteggiamento che dovresti accuratamente evitare se ci tieni a sopravvivere in un ambiente di lavoro di per sé già tossico e deleterio. Alimentando il “pettegolezzo” e le maldicenze su qualcuno, non fai altro che accrescere la tossicità dell’ambiente in cui lavori. E a quel punto non se ne esce.
Sfrutta la “carta” della produttività
Se parlare, mantenere la calma, cercare il dialogo costruttivo e tenere a bada le emozioni, incluso il fatto di esserti rivolto all’ufficio di competenza, non sono riusciti nell’intento di risolvere la situazione, passa alle “maniere forti”.
Il capo non è un essere mitologico e irraggiungibile che vive sull’Olimpo dal quale scruta tutti da lontano. Puoi provare a giocarti la “carta” della produttività con lui.
In quanto capo è ovvio che sia una persona che punta sui risultati della sua azienda e sulle performance dei propri dipendenti. Perciò non è un’idea del tutto malvagia parlargli (in modo educato e non rancoroso) dei problemi, ponendo la questione sul piano della mancata produttività.
Non tenerti tutto dentro
Un errore che non dovresti mai commettere quando ti ritrovi incastrata in un ambiente lavorativo tossico è tenerti tutto dentro. Come abbiamo detto, non è giusto lasciarti andare a scatti d’ira o sproloqui nei confronti dei tuoi colleghi, cosa che non porta a risolvere proprio niente.
Ma di contro non dovresti mai neanche fingere che il problema non esista perché, cara lavoratrice disperata, c’è una grande verità da tenere a mente: le persone tossiche trovano terreno fertile proprio perché nessuno gli dice mai alcunché.
Affrontare i problemi è il primo passo per risolverli. E stai certa che una persona non abituata ad essere “chiamata in causa”, resterà colpita dalle tue parole pacifiche. E forse la smetterà.
Crea il tuo spazio felice
Possiamo provare tanti trucchi e modi per sopravvivere a un ambiente di lavoro tossico, ma la verità è soltanto una: devi guardare verso te stessa, perché non puoi cambiare le persone.
Cerca quindi di creare un ambiente di lavoro sicuro e positivo per te, sia quando lavori da casa che quando ti rechi in ufficio. Assicurati di avere intorno a te ordine, armonia, pace e circondati di oggetti e cose che suscitino in te emozioni e sensazioni positive.