La regola principale da osservare con rigore scientifico quando si va all’estero, per rendere la vacanza piacevole a tutti, comprese le persone del paese che si ospita è: rispetto. Usanze locali e religiose, piccoli rituali e gestualità, vanno considerate quasi come se fossero il galateo del perfetto viaggiatore. Ecco i comportamenti da evitare e che potrebbero farti sembrare maleducata quando sei all’estero.
Parlare solo in italiano pretendendo di essere capiti ovunque.
Prima di partire per una destinazione all’estero, senza conoscere la lingua straniera parlata nel paese che ci accoglierà, è opportuno imparare qualche frase che potrà tornare utile durante il soggiorno. Esistono online piccoli compendi da turista provetto. Parlare soltanto in italiano, pretendendo che gli interlocutori stranieri, siano essi di lingua inglese, tedesca o francese, ancor peggio se asiatici, possano comprenderci, è segno di maleducazione.
Non mangiare sui trasporti pubblici.
Tra i comportamenti da evitare per non sembrare maleducata quando sei all’estero, c’è quella di mangiare sui mezzi pubblici. Salire su bus e treni addentando un panino o facendo scrocchiare le mandibole con patatine e pop corn, non è rispettoso. A Singapore, dove la disciplina è tutto, ad esempio, è severamente vietato salire sui mezzi di trasporto pubblico con il cibo, così come non è consentito dar da mangiare agli uccelli in piazze e parchi.
Mangiare con le mani: si o no?
Per alcuni Paesi mangiare con le mani è obbligatorio, e dunque risultereste maleducate se faceste smorfie da schizzinose a tavola. In Giappone le zuppe si sorbiscono, alcune preparazione del sushi, come nigiri, uramaki e temaki, si possono prendere con le mani, per tutto il resto si usano le bacchette. Passiamo alla Thailandia: il riso (colloso) si appallottola con le dita e si intinge direttamente nei contorni e nei piatti di accompagnamento.
In alcuni paesi africani la regola è: mangiare con le mani, attingendo da piatti di portata comuni; in Eritrea e Somalia il cibo si prende avendo una sorta di pane spugnoso sul palmo della mano, che funge da piatto.
Ricorda di usare sempre la mano destra, sia per mangiare sia per bere, poiché la sinistra è considerata impura (infatti viene usata per le operazioni di toelettatura), se ti trovi nei Paesi Arabi e in India.
Puntualità
Quando si ha appuntamento con qualcuno, all’estero, è necessario fare i conti con la considerazione che in quel paese si ha sulla puntualità, In alcuni Paesi è va rispettata con assoluto rigore, in altri c’è maggiore tolleranza. Nei Paesi del Nord Europa e in Scandinavia, solitamente l’ orario di un appuntamento va rispettato con precisione.
In Francia ci sono 10 minuti di tolleranza, mentre in Spagna e in Portogallo i ritardi sono assolutamente concessi. In Sud America, al contrario, presentarsi puntuali è da maleducati: è come mettere in imbarazzo la padrona di casa che potrebbe non aver ancora preparato il pranzo o pulito a fondo casa per accogliervi.
Lasciare la mancia
Non lasciare la mancia è uno dei classici comportamenti che ti fanno sembrare maleducata quando sei all’estero. Al contrario ci sono Paesi dove la mancia è vista come qualcosa di sgradevole. Negli Stati Uniti è praticamente una sorta di obbligo. Ci sono percentuali di mancia da seguire in base alla soddisfazione del cliente o rispetto al servizio ricevuto. In linea di principio, una mancia giusta è tra il 15% – 20% sul totale del conto.
In Giappone, al contrario, non è un bel gesto lasciare la mancia. Soprattutto nei ristoranti, questo viene recepito come comportamento sgradevole, al limite dell’offensivo.
Schiamazzi in luoghi pubblici
Un comportamento da evitare, in patria così come all’estero, è quello di esibirci in siparietti di urla e schiamazzi per le strade delle città e a tutte le ore del giorno e della notte. Se è vero che l’atmosfera vacanziera rende tutti più spensierati e liberi, un turista responsabile sa di essere ospite e in quanto tale dovrà portare rispetto.
Bambini indisciplinati
Viaggiare con bambini che urlano e fanno i capricci dalla mattina alla sera, è una prova di forza, non solo per i genitori, ma anche per chi ci ospita e per gli altri turisti. In vacanza è giusto consentire ai propri figli di trasgredire ed eccedere un po’, ma la civiltà deve essere sempre al primo posto. Lasciare più liberi i bambini, sì, ma non “a briglia sciolte”.
Bivacchi su monumenti e bagni nelle fontane
In questo caso, più che definirla maleducazione si dovrebbe parlare di inciviltà. Evitare di accamparsi sotto portici, su scalinate a bivaccare o a fare pic nic seduti ai piedi dei monumenti. Altra regola da osservare -per decenza -è quella di non usare le fontane come ne la Dolce Vita: non sono piscine, quindi evitare di rinfrescarsi come se lo fossero.
Gesti offensivi
I turisti italiani, lasciando pur stare tutti i luoghi comuni del caso, sono parecchio teatrali. Gestualità, modi di fare, movimenti parecchio folkloristici, caratterizzano il viaggiatore del Belpaese. Ma è utile prestare attenzione ad alcuni gesti apparentemente innocui. Ad esempio, in Turchia, non fate il segno del tutto OK, con le mani. Il significato equivale ad un epiteto offensivo rivolto ad una persona omosessuale.
In Gran Bretagna, invece, non rivolgere indice e medio insieme con il palmo rivolto verso di voi, perché è l’equivalente del mostrare il dito medio (questo è universalmente condiviso nei paesi occidentali). Se il palmo è rivolto verso gli altri è invece un segno di pace.
Applaudire il pilota durante l’atterraggio
Ecco un altro comportamento che ti potrebbe far sembrare maleducata quando sei all’estero. Ammettiamolo: l’applauso al pilota in fase di atterraggio è da cafoni. Avrebbe senso in condizioni difficili, come nel caso di un pilota che riesce a portare in salvo tutti i suoi passeggeri durante un ammaraggio. Ma non ha alcun senso applaudire il pilota per una semplice manovra di routine in condizioni ideali, anzi pare sia addirittura irritante perché avvertito come una presa in giro.