Sono scomode, fastidiose e imbarazzanti: stiamo parlando delle domande maleducate da non fare mai, soprattutto se conosciamo poco la persona che abbiamo di fronte. Che sia a un party o a una festa in famiglia, quando si parla con qualcuno è importante non superare alcuni limiti e rispettare la privacy del singolo. I temi da evitare, secondo il galateo, sono tanti, da quelli sui figli a quelli sull’età.
Perché non sei fidanzata?
Dalle cene di famiglia alle feste con gli amici delle medie, a volte capita di sentirsi rivolgere una domanda scomoda: “Perché non sei fidanzata/sposata?”. La vita privata dell’altra persona deve rimanere tale e un quesito del genere non solo è scortese, ma indica anche una certa invadenza da parte dell’interlocutore.
Quanto guadagni?
Il galateo considera l’argomento soldi piuttosto “volgare”, soprattutto se non conosciamo bene la persona che abbiamo di fronte. Di certo chiedere a una persona quanto guadagna è una mossa piuttosto maleducata. Prima di tutto perché la mette in difficoltà e in secondo luogo perché indaga in una sfera privata che dovrebbe rimanere tale. Se proprio vuoi scoprire la posizione economica di chi hai di fronte, punta su un generico: “Ti piace il tuo lavoro?”. In questo modo scoprirai le sue aspettative e le progettualità future, senza rischiare che la persona con cui stai parlando si senta giudicata per la sua posizione economica.
Perché non hai un figlio?
Si tratta di una delle domande più scortesi che si possono rivolgere a una donna (e a un uomo). Spesso chi pone il quesito non è a conoscenza della vita privata dell’altra persona. Non possiamo mai sapere se chi abbiamo di fronte non ha avuto figli per problemi oppure per una scelta personale. In ogni caso non è qualcosa che ci compete! La domanda rischia solo di indispettire l’altro ed è davvero maleducata.
Quando fate il fratellino?
Allo stesso modo anche chiedere a una coppia con un figlio quando ne farà un altro è estremamente ineducato. Magari stanno affrontando una crisi di coppia, hanno problemi di salute oppure hanno raggiunto un felice equilibrio che non hanno intenzione di spezzare. In ogni caso queste situazioni sono difficili da spiegare agli estranei e ai parenti, perciò meglio evitare di fare domande scomode.
Sei ingrassata?
È una domanda che spesso coglie alla sprovvista l’interlocutore, mettendolo in difficoltà. C’è chi reagisce bene e chi invece si sente messo in trappola e giudicato dall’altro. Certi commenti (e quesiti maleducati) meglio tenerli per se stessi. Giudicare una persona per l’aspetto fisico è già di per sé grave, ma farglielo notare ancora di più!
Hai più saputo nulla sul tuo ex?
Anche se sai qualcosa riguardo all’ex della persona che hai di fronte, meglio tacere. Non puoi sapere come sia finita la relazione dell’altra persona né in che rapporti sia con il proprio ex. Hai delle informazioni succose e vorresti condividerle? Morditi la lingua e lascia perdere! A volte queste domande si fanno in buona fede, ma si rischia di risultare solo maleducati.
Ci conosciamo?
Spesso è un modo per rompere il ghiaccio e iniziare una conversazione, ma non tutti apprezzano ricevere una domanda del genere. Magari tu e l’altra persona vi siete già incontrati, oppure no. Allo stesso modo il tuo modo di porti mette l’altro in difficoltà e rischia di farlo chiudere. Il motivo? Se non si ricorda di te (cosa che accade solitamente) si sentirà terribilmente in colpa.
Perché non vi sposate?
La domanda che più spesso le coppie si sentono porre è: “Perché non vi sposate?”. Che a farlo sia una lontana zia di terzo grado oppure un amico incontrato in un bar, il risultato è lo stesso: fastidio e imbarazzo. Ci sono centinaia di motivi per cui una coppia potrebbe non volersi (o non potersi) sposare, perciò nel dubbio meglio evitare di porre il quesito. Si tratta di una scelta privata che magari gli innamorati non vogliono – giustamente – condividere con gli altri.
Quanti anni hai?
L’età non si chiede mai, specialmente a una donna. Su questo punto il galateo è inflessibile e impone massima discrezione. L’età è un tema tabù, in particolare quando si intavola una conversazione con qualcuno che si conosce poco. Si rischia infatti di finire in un terreno scivoloso in cui la figuraccia è dietro l’angolo, soprattutto se l’altro risponde: “Tu quanti anni mi dai?”. Meglio limitarsi ad argomenti generici, cancellando anche domande riguardanti ricchezza, religione, esami medici e politica.
Quando ti laurei?
Lo studio richiede fatica, rinunce e un esborso economico non indifferente. Chi non termina gli studi nei temi stabiliti a volte lo fa per problemi finanziari oppure familiari. Una domanda di questo tipo non fa che aumentare stress e frustrazione. Se non conosci a fondo la vita di una persona evita di metterla in difficoltà con quesiti che potrebbero suonare come dei veri e propri giudizi.