Siamo tutte brave a dare consigli alle amiche del tipo “ma si stai tranquilla, andrà tutto bene” ma la verità è quando devi affrontare un colloquio con il tuo capo, ogni suggerimento dato o ricevuto viene meno e spesso ci si ritrova in balia delle emozioni e dell’improvvisazione. Il risultato? Nella migliore delle ipotesi una bella scena muta o l’incapacità di esprimere ciò che si voleva dire (nel modo in cui lo si voleva fare). Oltre a una bella dose di stress, prima durante e dopo il fatidico incontro.
Attenzione, però. Perché non deve necessariamente essere così. Anzi, le cose possono andare decisamente meglio. Soprattutto quando si sa come comportarsi e come gestire questo momento con calma e totale sicurezza. Ecco, quindi, come affrontare un colloquio con il tuo capo senza farti prendere dall’ansia e raggiungendo tutti (o quasi) gli obiettivi che ti sei posta.
Colloquio con il tuo capo? Prepara una lista dei punti che vuoi toccare
La prima cosa da fare quando desideri avere un colloquio con il tuo capo è avere bene in mente il motivo per cui lo vuoi richiedere, se sei tu o farlo, o essere comunque pronta a tutto se la richiesta parte da lui/lei. In ogni caso, comunque, parti dal presupposto che il tuo capo è semplicemente una persona (no, non ti mangerà) e, in quanto tale, non c’è motivo di preoccuparsi.
Se sei tu ad aver chiesto l’incontro, cerca di partire preparata. Stilando una lista delle cose che vuoi chiedere o dire. Dei punti che vuoi toccare e del perché li stai affrontando. In modo da avere una visione completa di ciò che vorrai trattare senza il rischio di dimenticarti nulla e dando la stessa opportunità anche al tuo interlocutore/trice.
Se, invece, il colloquio con il tuo capo non è stato richiesto da te, non allarmarti. Certo, a meno che tu non lo chieda (e sappi che lo puoi fare) non saprai il motivo della tua convocazione fino a tempo debito. Ma questo non vuol dire che non puoi comunque fruttare l’occasione per prepararti un discorso o per mettere nero su bianco ciò che fino a quel momento non hai avuto modo di chiedere o dire. Dopo tutto un colloquio non è un monologo e anche tu hai tutto il diritto di fare domande o esprimere come la pensi.
Non rivangare il passato ma guarda al futuro
Una sana “regola” per vivere il qui e ora, serenamente e senza ansie. E anche un buon modo per mantenere la calma in ogni circostanza, compreso un ipotetico colloquio con il tuo capo. Tralasciando il fatto che tirare fuori episodi del passato (e solitamente lo si fa quando si vuole polemizzare su qualcosa) non è mai una cosa proficua, è molto meglio concentrarsi sul presente e su come migliorare per il futuro.
Questo non significa che se hai dovuto affrontare delle criticità non devi parlarne apertamente, anzi, vuol dire solo che non devi concentrarti solo su quelle ma le puoi usare come punto di partenza per esprimere il tuo punto di vista e la tua visione su un possibile futuro. E meglio ancora per suggerire proposte costruttive per l’azienda. Un atteggiamento sicuramente positivo e proattivo che non potrà che essere di grande stimolo e far piacere anche al tuo capo.
Durante il colloquio con il tuo capo proponi sempre soluzioni
A volte non è così semplice, soprattutto quando la persona che si ha davanti sembra voler a tutti i costi metterci i bastoni tra le ruote, ma proporre soluzioni invece che incaponirsi sui problemi è il modo migliore per uscire da una situazione scomoda e alleggerire l’atmosfera (e il vostro livello di stress).
A prescindere che il colloquio con il tuo capo sia stato richiesto da te o da lei/lui, quindi, cerca sempre di avere un atteggiamento positivo e propositivo. I problemi ci sono ovunque ma anche le soluzioni. Ed è su queste che ti devi focalizzare e su cui devi virare la conversazione. Sempre che il colloquio con il tuo capo non sia stato richiesto per darti un aumento. In questo caso, brava! Continua così!
Dai spazio alla tua intelligenza emotiva
Certo, ci sono momenti in cui si fa fatica anche a pensare. Soprattutto quando si è agitate. Ma non ti sei mai chiesta se, forse, anche la persona con cui stai per parlare lo è? Nonostante sia tu a dover affrontare un colloquio con il tuo capo, infatti, non dimenticarti mai che anche lui/ lei ne hanno uno con te. E non è così scontato che sia solo tu a essere agitata.
Per questo, è importante dare spazio alla tua intelligenza emotiva, captando le emozioni che sta vivendo il tuo interlocutore, e gestendole a tuo favore. Ma non solo. Cerca di comprendere il punto di vista e i motivi per cui ti vengono dette determinate cose. E allo stesso tempo cerca di metterti nei panni di chi hai di fronte se sei tu a dover iniziare il discorso. Pesando bene le parole che utilizzi, il tono di voce, i gesti e motivando le tue affermazioni. Vedrai che in questo modo, qualunque sia il tema dell’incontro, sia tu che il tuo capo non avrete problemi a dialogare serenamente e in un clima disteso e proficuo.
Abbi fiducia in te stessa
Il modo migliore per affrontare qualunque sfida senza stress (o comunque riducendone la dose), è l’avere fiducia in se stesse. Facile a dirsi. Forse sì, ma stai pur certa che lo è anche a farsi. Tu non sei il tuo lavoro e nemmeno la posizione che ricopri. Così come non lo è il tuo capo/a. Sei una donna (o uomo) con un bagaglio lavorativo, di vita e di esperienze unico e personale. Sia durante il colloquio con il tuo capo che in ogni altra circostanza o momento della giornata.
Quindi sii sempre fiera di te, non avere paura di esprimere ciò che pensi (sempre nei modi e nei toni più consoni) ma non precluderti mai la possibilità di imparare da chi hai davanti. Ascoltandolo e accettando i tuoi errori. Prenditi i meriti dei tuoi successi e le osservazioni o feedback negativi per gli insuccessi (servono sempre). E ringrazia per entrambi. I primi te li sei meritati, i secondi ti serviranno da insegnamento.
Ma sempre senza mai perdere di vista chi sei e la consapevolezza in te stessa. Nel lavoro e nella vita. Per affrontare con serenità e senza stress qualunque colloquio con il tuo capo, attuale o futuro, e qualsiasi altra esperienza che ti si presenterà davanti nel corso del tuo percorso lavorativo e di vita.