Neanche troppo tempo fa, il pensiero di lavorare da casa e alternare lo smart working al lavoro d’ufficio, non sfiorava la mente di nessuno, o quasi. Oggi tutto è cambiato e l’ambiente di lavoro ibrido, da soluzione d’emergenza, si è trasformato in un’opzione strategica.

Alcune aziende hanno adottato già questa modalità di lavoro, altre, invece, si stanno ancora organizzando tra strumenti e risorse. Al di là della tecnologia, che resta un elemento imprescindibile per dar vita a questo ambiente, la parola d’ordine per far funzionare l’hybrid workplace è la collaborazione tra tutti.

Ambiente di lavoro ibrido: cos’è?

La collaborazione a distanza, nell’ultimo anno, è diventata di fondamentale importanza per tutti i professionisti. Attraverso strumenti di messaggistica istantanea, tool per chiamate e conferenze e applicazioni per l’organizzazione del lavoro, clienti, colleghi e collaboratori hanno potuto lavorare anche a distanza.

Una novità assoluta nel mondo del lavoro dato che, fino a qualche anno fa, era bassissima la percentuale di professionisti che si affidava a questi strumenti. Del resto, condividendo ogni giorno l’ufficio, e magari anche la scrivania, chi aveva bisogno di questi tool?

E invece, dopo l’avvento di massa smart working, prima destinato a pochissimi professionisti, tutto è cambiato. E l’ambiente di lavoro ibrido ci sembra la sua naturale evoluzione, la stessa che può portare tantissimi vantaggi per tutti.

Nell’ambiente di lavoro ibrido, infatti, molti dipendenti e collaboratori lavorano da casa, altri invece scelgono di farlo in sede. E, in generale, la situazione è flessibile e variabile: il tempo dei professionisti, infatti, si divide tra casa e ufficio.

Dove si lavora?

Come il nome stesso suggerisce, l’ambiente di lavoro ibrido è caratterizzato da due luoghi fisici differenti. Il primo è la sede d’ufficio dove recarsi, l’altra, invece, è la casa o un altro luogo dove il dipendente sceglie di lavorare.

Questa soluzione si contrappone con un modello di lavoro completamente da remoto nel quale non è prevista la presenza in sede dei dipendenti che operano in smart working.

Questo modello, ovviamente, deve tenere conto delle esigenze dell’azienda che a sua volta potrà scegliere di tenere in sede alcuni dipendenti, mentre altri lavoreranno da casa. Oppure, tutti i professionisti coinvolti, potranno alternarsi per lavorare in sede o da casa.

Come si organizza un ambiente di lavoro ibrido

Per organizzare lo spazio di lavoro ibrido è necessario che l’azienda fornisca le migliori condizioni a tutti i lavoratori, a partire dagli strumenti per lavorare. Come abbiamo anticipato, infatti, la collaborazione in questa modalità di lavoro è più importante che mai.

Le aziende, quindi, devono dotare gli uffici, e soprattutto i lavoratori, degli strumenti più adeguati per organizzare il flusso di lavoro, condividere le idee e collaborare, insieme. Anche se a distanza.

Altrettanto importante è la fiducia reciproca. In questo senso le aziende stesse devono lasciare libertà di scelta al lavoratore sul luogo e sugli orari di lavoro. I risultati, quindi, non devono essere correlati alle ore trascorse davanti al computer o alla scrivania, ma dall’efficacia del lavoro svolto e degli obiettivi raggiunti.

Altra tappa fondamentale, per l’organizzazione di un ambiente di lavoro ibrido, è quello di stimolare il coinvolgimento di tutti. È importante che dipendenti, clienti e collaboratori esterni, partecipino attivamente alle riunioni e alle video conferenze per facilitare la comunicazione.

Il futuro flessibile del lavoro

Uno dei vantaggi di un ambiente di lavoro ibrido sta nella flessibilità. È necessario, però, prepararsi al meglio per accogliere questa nuova soluzione che già risulta vincente.

Tra software per la gestione degli spazi e degli ingressi, e tecnologie immersivi in grado di rendere ancora più efficace l’interazione digitale, gli strumenti giusti sono già a disposizione dei aziende, imprenditori e lavoratori.

Il lavoro più grande da fare, per accogliere questa novità nel suo complesso, è quello di cambiare la cultura aziendale così come l’abbiamo sempre percepita. Un’azione necessaria per mantenere alto il coinvolgimento dei dipendenti e dei collaboratori.

Ambiente di lavoro ibrido: tutti i vantaggi

Che siate affascinati o no dall’ambiente di lavoro ibrido, è inutile negare che quella dell’hybrid workplace è una soluzione che apporta numerosi vantaggi, per le aziende e per i dipendenti.

Intanto, c’è una maggiore libertà dei lavoratori che si trasforma in un migliore work-life balance, da sempre problema e punto dolente di molti dipendenti. La conciliazione tra vita privata e lavoro, così, potrà essere riorganizzata in base alle proprie esigenze, personali e professionali.

Tra i vantaggi, ancora, troviamo un notevole risparmio in termini di costi e risorse di gestione da parte dell’azienda. Basti pensare soltanto agli spazi. Pur mantenendo una sede fisica, dove far lavorare alcuni professionisti o dove organizzare delle riunioni periodiche, non sarà più necessario investire una acquisti o affitti di grandi metrature.

E, infine, per le aziende e per i professionisti, si apriranno nuove opportunità perché sarà possibile instaurare un rapporto di lavoro dipendente nonostante le distanze geografiche.