Bellissima, di una bellezza inusuale, oscura ma al contempo cristallina e sincera. Angelina Jolie il 4 giugno 2021 compie 46 anni e continua a essere una delle figure più centrali della nostra epoca.
Figlia d’arte e con alle spalle una lunghissima carriera (è apparsa per la prima volta in un film a soli 7 anni), ad Angelina dobbiamo riconoscere una caratteristica essenziale: la libertà di essere sempre se stessa, nonostante tutto e tutti.
E probabilmente è proprio questo ciò che l’ha resa tale, una diva e un’icona contemporanea capace di ispirare le nuove generazioni. Perché da Angelina Jolie possiamo imparare tanto, soprattutto come dai momenti più bui si può uscire vincitrici. Restando coerenti a noi stesse.
Angelina e quel padre “ingombrante”
Angelina ha usato il cognome Jolie, sostituendo quello del padre John Voight. Di fatto questo avrebbe potuto aprirle mille porte senza troppi problemi ma no, Angelina non voleva affatto essere la privilegiata col padre famoso.
Ma c’è di più. L’attrice non ha avuto vita facile durante l’adolescenza e il rapporto con i genitori non è mai stato idilliaco. Con la madre le cose si sono pian piano sistemate ma con lui no: quel padre ingombrante perché famoso in verità è sempre stato una zavorra anche nel privato.
John Voight non è mai stato un genitore esemplare ed è risaputo che uno dei suoi hobby preferiti erano le scappatelle. Angelina ha vissuto non solo la sua assenza, ma anche il dolore della madre Marcheline Bertrand che, per sua stessa ammissione, non riusciva a prendersi cura di lei. Vedere la piccola la feriva.
“The dark side of Angelina”
“Chiunque la incontrasse era leggermente spaventato da lei, non perché fosse cattiva o poco gentile, ma aveva qualcosa di oscuro che provocava disagio. Era come osservare un serpente che si srotola. Era inaccessibile, una forza della natura o una creatura di un altro pianeta“. Queste parole vengono direttamente da Angelina: An Unauthorized Biography, libro scritto da Andrew Morton in cui riporta le testimonianze di amici, conoscenti, colleghi che hanno incrociato la Jolie nel loro cammino.
Il lato oscuro di Angelina (per citare un celebre brano) è sempre stato sotto gli occhi di tutti. Ma in fondo questo essere dark, ai margini, tutta genio e sregolatezza in gioventù era semplicemente un modo per essere se stessa. Angelina ha sempre urlato: voglio essere libera, fatelo anche voi!
Nei primi anni della sua carriera ha sempre incuriosito e intrigato con le sue dichiarazioni a proposito del sesso e delle sue insolite quanto stravaganti passioni. Non ha mai considerato certe cose un tabù, anzi ha sempre cercato di spingere le donne a parlarne con naturalezza.
La perdita della verginità, l’uso di coltelli e lame, la controversa attrazione per il sangue. Emblematico il matrimonio con l’attore Jonny Lee Miller, quando per omaggiarlo decise di scrivere il suo nome sull’abito nuziale. Col sangue, appunto.
Il dolore e la malattia
A un’occhiata superficiale la vita di Angelina Jolie è tutta eccessi e stravaganze. Non sono mancate le critiche, come in fondo deve aspettarsi chiunque decida di seguire la propria indole, senza sopprimere desideri, aspirazioni, passioni. Se sei una donna, poi, tutti sono sempre pronti a puntarti il dito contro. Giudicandoti.
Ma c’è stato un momento che ha segnato profondamente la splendida Angelina, quello in cui ha incontrato la parola che tutte temiamo: cancro. L’attrice allora sorprese tutti – anche in quest’occasione pronti a criticarla – sottoponendosi a una doppia mastectomia, in via preventiva.
Il cancro le aveva strappato molte donne della sua famiglia, perciò Angelina ha scelto di prendere il toro per le corna. Non ha esitato neanche per un momento e, dopo le mastectomie, ha persino fatto rimuovere ovaie e tube. E, com’è nel suo stile, ha subito parlato e raccontato la situazione, rivolgendosi a tutte noi e urlando, ancora una volta: non temete, non siete meno donne se non potete procreare o non avete i seni!
Libera come il vento
Angelina Jolie una volta ha scritto: “Se avessi vissuto in passato, mi avrebbero bruciato sul rogo più volte per il semplice fatto di essere me stessa” (Elle, 2019).
Potremmo darle torto? Non di certo. Nello stesso editoriale – pubblicato poco dopo l’uscita di Maleficent – ha espresso con estrema chiarezza un concetto che dovremmo imprimere nelle nostre menti. Angelina è sempre stata dalla parte dei più deboli, soprattutto delle donne che per via di antichi retaggi culturali (retrogradi e completamente sbagliati) hanno vissuto e vivono una continua corsa a ostacoli:
“Guardate in questa luce, le ‘donne malvagie’ sono solo donne stanche dell’ingiustizia e degli abusi. Donne che si rifiutano di seguire regole e codici che non credono siano i migliori per se stessi o per le loro famiglie. Donne che non rinunciano alla propria voce e ai propri diritti, anche a rischio della morte o del carcere o del rifiuto da parte delle proprie famiglie e comunità. Se questa è malvagità, allora il mondo ha bisogno di altre donne malvagie”.
Angelina: essere madre
Angelina Jolie non si è mai fermata davanti a niente. È stata travolta dallo scandalo, ha provocato, ha scelto chi e cosa essere. Ha affrontato le sue paure, le sue insicurezze, rischiando anche di cadere nel baratro e facendosi del male. Ma alla fine si è rialzata, risorgendo come la Fenice dalle sue ceneri.
Se dovessimo riassumere la Angelina di oggi con una parola questa sarebbe certamente “madre”. E no, non perché abbia scelto di accudire una squadra di adorabili ragazzi, che ama profondamente con tutto il suo cuore. Parliamo di “madre” nel senso più ampio del termine.
Un’attrice come lei avrebbe potuto godersi la vita, rinchiudendosi nel suo bel palazzo di diamanti. Ma Angelina ha scelto una strada diversa, spendendo risorse ed energie per chi soffre, per chi ha bisogno di aiuto e per chi sta male. Il suo attivismo oggi è d’esempio per tutti e ha dato una svolta persino alla sua carriera, abbandonando i ruoli da protagonista per dirigere film dedicati alle sue battaglie per i diritti umani.