Tecnologia e intuito femminile a sostegno delle donne che rientrano a casa sole, correndo spesso il rischio di essere fermate e addirittura molestate per strada. Non basta più il messaggio rassicurante, o la telefonata che placa gli animi una volta varcata la soglia di casa: “Sono arrivata”, inviato a mamma, papà, o alle amiche dopo una serata. Le pagine di cronaca sono zeppe di vicende come quella di Sarah Everard, la ragazza uccisa a Londra mentre rientrava da sola verso casa dopo una serata trascorsa in compagnia di amici. Una tragedia che ha scosso l’opinione pubblica e che ha portato ad una riflessione: qualsiasi ragazza avrebbe potuto essere Sarah, in quel momento. Una app per la sicurezza delle donne, un messaggio in codice, un numero di pronto intervento, corsi di difesa personale. Tutti strumenti utili ad evitare un epilogo drammatico come quello.

Rientrare a casa la sera da sola è molto spesso un problema legato alla sicurezza delle donne nelle grandi metropoli, come nelle piccole realtà di provincia, dove le strade sono deserte e gli occhi in grado di vigilare sono sempre troppo pochi. Fortunatamente negli ultimi anni, grazie a denunce, e campagne di sensibilizzazione, la soglia di attenzione si è alzata.

Un problema che trova interventi ufficiali e privati. Sono stati aperti molti centri antiviolenza, sportelli d’ascolto e numeri gratuiti di pronto intervento in caso di pericolo. Anche la tecnologia, come detto, ha giocato un ruolo fondamentale per la sicurezza delle donne. In pochi secondi, con un tocco sul telefonino, infatti, è possibile segnalare una situazione di pericolo in maniera immediata ed intuitiva.

Chiaramente non esiste un manuale, o un kit per affrontare le possibile insidie per strada, quando si fa rientro la sera, da sole. Tuttavia è sempre bene avere in borsa uno strumento di autodifesa legale, come ad esempio lo spray antiaggressione. Oppure una semplice chiave per aprire la porta, da puntare come arma in caso qualcuno si avvicinasse pericolosamente e cercasse di molestarvi.

Il numero da comporre se in pericolo

Prima di tutto va sottolineata l’esistenza di un numero ufficiale da chiamare in caso di pericolo: è il 1522 Anti Violenza e Stalking, un’app del Dipartimento per le Pari Opportunità che consente di poter contattare un’operatrice e di azionare i dispositivi di emergenza. L’applicazione offre anche indicazioni e consigli di sicurezza per fronteggiare ogni singola situazione ad alto rischio, e proteggere la propria incolumità.

Siamo Sicure

Una delle app per la sicurezza delle donne maggiormente scaricata è Siamo Sicure, sviluppata in Italia, e scaricabile gratuitamente dall’App Store e da Google Play Market, sia per Android che per I Phone. Funziona in maniera molto semplice, attraverso pulsanti dai colori diversi. Noterete sullo schermo un pulsante rosso che, se pigiato, emetterà un suono particolarmente assordante in grado di catturare l’attenzione di passanti e persone in zona. Oltre al suono consente anche l’attivazione di un segnale luminoso. Il pulsante azzurro, invece, farà partire una chiamata d’emergenza al numero prescelto, mentre quello pulsante arancione invierà un sms (da impostare) con richiesta d’aiuto.

Kitestring

Al momento una delle app per la sicurezza delle donne più diffuse al mondo. Funziona con il sistema dei messaggi, una sorta di “scrivimi quando torni” inviato ai famigliari. Consente di settare l’invio di un messaggio ad intervalli di tempo (dopo mezz’ora, un’ora, cinque ore) al quale l’utente deve rispondere con un codice entro un determinato lasso temporale predefinito. Se non avviene la risposta, l’app intercetta una situazione di probabile pericolo e si metterà in contatto con i numeri precedentemente impostati.

SecurWoman

Scaricabile da APP Store e Google Play, SecurWoman è una app per la sicurezza delle donne che consente di avere un monitoraggio costante 24 ore su 24 e per tutta la settimana, con un centro operativo di pronto intervento. Per chiedere aiuto sarà sufficiente averla attiva e scuotere lo smartphone. Grazie al movimento, partirà automaticamente la chiamata che consentirà ai soccorsi di localizzare la persona che chiede aiuto e di indirizzare le forze dell’ordine a raggiungerla. Il servizio di questa app al femminile non è gratuito (scaricare l’app, invece sì) ma ha un costo annuo di 29.90 euro.

SHAW – Soroptimist Help Application Women

E’ l’app per la sicurezza delle donne sviluppata grazie all’impegno sul campo dell’associazione statunitense Soroptimist. Basta un semplice tap sullo schermo dello smartphone per allertare immediatamente 112 o all’1522, il numero anti stalking e anti violenza. Consente inoltre di mappare i centri antiviolenza più vicini.

bSafe

Questa app per la sicurezza ha numerose funzioni: consente ad amici e parenti di seguire via GPS ogni spostamento per assicurarsi che si sia al sicuro, In caso di bisogno è possibile far partire una telefonata fake in caso, di segnalare la tua posizione o di contattare le persone selezionate in caso di emergenza. La funzionalità più interessante è legata al bottone SOS: immediatamente partirà una registrazione audio e video di quello che sta succedendo intorno a te, così da poter riconoscere aggressori e molestatori.