Quando l’innovazione quella più avant-garde e lungimirante incontra la storia antica, artistica e culturale, e la valorizza con rispetto ed equilibrio, il risultato non può che essere straordinario. E destinato a fare la storia stessa.
È il caso del nuovo Apple Store, il più grande d’Europa e il diciassettesimo in Italia, che domani 27 maggio alle ore 10 spalanca le porte al pubblico nel cuore pulsante di Roma, in una cornice dal valore inestimabile, un palazzo d’inizio 800 interamente restaurato – si tratta di uno dei progetti di restauro più significativi della casa di Cupertino – e riportato agli antichi splendori. Ci è bastato vedere le primissime immagini stamattina alla presentazione d’anteprima per essere catturati dalla sua immensa maestosità e dal profondo leitmotiv dietro il progetto. Non una location qualsiasi. Ma d’altronde nulla è scontato quando si parla di Apple, che è stato sorprendente ancora una volta.
“Non vediamo l’ora di iniziare un nuovo capitolo a Roma con l’apertura di Apple Via del Corso” – ha commentato Deirdre O’Brien, Senior Vice President Retail + People di Apple. “Il nuovo negozio rappresenta una celebrazione dell’unicità della storia artistica e culturale di Roma”.
E infatti la sede in questione – costruita nel 1873 per opera dell’architetto Salvatore Bianchi e poi ristrutturato dall’architetto Giulio Podesti – è Palazzo Marignoli, la storica residenza del marchese Filippo Marignoli, che ha successivamente ospitato il Caffè Aragno, uno dei luoghi di ritrovo più importanti di Roma ai suoi tempi, frequentato da artisti, scrittori e attori.
Di quel Caffè non poche opere d’arte sono state restaurate e reintegrate con cura nel nuovo design del negozio. Tra le altre, alcuni pannelli di graffiti del pittore italiano Afro Basaldella nel 1950. E due grandi dipinti a soffitto che risalgono ai primi del 1900, l'”Alba” di Fabio Cipolla e il “Crepuscolo” di Ettore Ballerini. Per un equilibrio tra elementi architettonici storici e contemporanei studiato in maniera impeccabile.
Tutt’intorno, un’elegante corte con alberi di canfora – una vera novità in Capitale – che è il cuore verde del palazzo, reminiscenza dello storico monastero di Santa Maria Maddalena delle Convertite. Su cui affaccia l’enorme terrazza del primo piano, livello cui si accede tramite uno scalone monumentale del 1888 in marmo di Carrara. Imponente.
Ma l’opening non è l’unica novità. Perché l’apertura porta con sè il lancio di Made in Rome, il primo programma Today at Apple che nasce con l’obiettivo di fornire alla prossima generazione di ragazze e ragazzi romani competenze e strumenti per esplorare le loro passioni. In che modo? Ci saranno sessioni guidate da un gruppo di oltre 40 artisti locali che operano nei campi della musica, dell’arte e del design, della creazione di contenuti e dei video. “Con il nostro programma Made in Rome e con le future sessioni di Today at Apple – ha dichiarato O’Brien – speriamo di ispirare la creatività della comunità locale”. E quando verranno ripristinate le “classi” in presenza, si terranno anche sessioni gratuite su argomenti che spaziano dalla fotografia, all’ arte e design, in una cornice suggestiva e maestosa al pari del resto del Palazzo: il forum dedicato al Today at Apple era un tempo la sala da ballo del Marchese.
Insomma, non ci resta che dare il benvenuto al nuovo “capolavoro” della Capitale e darci appuntamento lì. Ci vediamo da Apple via del Corso, prima o poi!