L’astigmatismo è un difetto della vista molto comune. Ne soffrono 2 italiani su 10, anche se a volte si tende a ignorare i segnali lanciati da una visione poco nitida. L’occhio astigmatico attua una serie di comportamenti accomodativi che dissimulano il disturbo, soprattutto se questo è di lieve entità.
La tendenza a evitare di ricorrere a una visita specialistica perché non se ne sente il bisogno è frequente. Qui ti raccontiamo che cos’è l’astigmatismo e come fare per correggerlo.
Che cos’è l’astigmatismo?
Secondo un efficace esempio suggerito dall’American Academy of Ophthalmology, l’astigmatismo insorge quando per una deformazione della cornea l’occhio tende ad assumere la forma di un pallone da football americano anziché avere quella di una palla da basket, cioè a essere ovale anziché sferico. In una minore percentuale di casi, l’alterazione riguarda il cristallino, ma l’effetto a danno della vista è lo stesso: i raggi di luce non vengono più messi correttamente a fuoco sulla retina nello stesso punto focale e l’immagine risulta così distorta o alterata.
Perché insorge l’astigmatismo?
La prima causa sta nella genetica, ma l’astigmatismo può anche essere conseguenza di lesioni, traumi, malattie oculari o interventi chirurgici. Secondo l’American Academy of Ophthalmology è invece un falso mito che l’astigmatismo possa essere favorito o peggiorato dal leggere in ambienti scarsamente illuminati o dal guardare la Tv troppo da vicino.
Quali problemi di visione può dare l’astigmatismo?
Le immagini appaiono sfocate e con i contorni poco definiti, se non addirittura sdoppiate. Occhi affaticati e arrossati, una costante lacrimazione oculare più o meno intensa, frequenti mal di testa e visione offuscata sono invece disturbi che possono dipendere da un astigmatismo non corretto e che devono spingere a un controllo dall’oculista.
Quanto è diffuso l’astigmatismo nella popolazione?
Una ricerca condotta dal consorzio European Eye Epidemiology (E3) ha evidenziato che il 23,9% della popolazione europea è affetta da astigmatismo. Una percentuale simile è emersa per il nostro Paese da una recente indagine-campione condotta dall’Istituto Piepoli per la Commissione difesa vista (Cdv), secondo cui il 20% degli italiani è affetto da astigmatismo.
Come viene diagnosticato l’astigmatismo?
Lo specialista della vista può già verificare la presenza di questo difetto visivo facendo leggere i caratteri sulla tavola ottotipica, definendone poi tipologia e gradazione con l’utilizzo di specifici strumenti come il cheratometro (che misura i raggi di curvatura della cornea) e l’autorefrattometro (che grazie al computer definisce con precisione il difetto visivo). In alcuni casi lo specialista può anche decidere di eseguire una topografia e/o una tomografia corneale, esami specifici per studiare la forma della cornea ed evidenziare eventuali anomalie.
Come si corregge l’astigmatismo?
Si può correggere l’astigmatismo con il ricorso agli occhiali oppure con specifiche lenti a contatto, dette “toriche”, caratterizzate dalla loro forma allungata anziché essere sferiche come quelle tradizionali. L’utilizzo di queste lenti è consigliato in presenza di un astigmatismo uguale o superiore a 0.75 diottrie in uno o in entrambi gli occhi. Dagli studi emerge che queste lenti toriche, oltre ad aiutare ad ottenere una visione nitida, contribuiscono a ridurre la secchezza oculare indotta dall’utilizzo delle lenti a contatto sferiche nei portatori astigmatici.
Se ti sembra di vedere male, cioè in modo poco nitido, sdoppiato o presenti altri disturbi, non rimandare la visita oculistica. In ogni caso, se pensavi che le lenti a contatto fossero un’esclusiva dei miopi, sappi che le novità in campo ottico sono dalla parte degli astigmatici. Il tuo ottico di fiducia saprà come indirizzarti all’uso.