“Ritengo che la professionalità si misuri con l’umiltà e la gentilezza, sempre”. E lei gentile e umile lo è davvero. Ma non sono le uniche caratteristiche che abbiamo riscontrato quando l’abbiamo incontrata “virtualmente” per fare due chiacchiere davanti a un tè. Beatrice Gigli parla contemporaneamente di comunicazione, storia, arte, cultura e moda con una passione tale che staresti lì ad ascoltarla per ore. Magari nel frattempo scrutando anche la sua cabina armadio da capogiro.
Influencer dallo stile inconfondibile (e tutto da copiare!) – guai a toglierle tailleur sartoriale dal taglio maschile e cravatta dal guardaroba – Beatrice è giornalista e manager di successo, e il suo lavoro è il tripudio di tutte quelle passioni di cui sopra: è editore del magazine Society-Well done che racconta storie di successi ed è a capo della società di relazioni pubbliche e istituzionali che prende il nome della fondatrice, lei: la Beatrice Gigli Communication.
Se potesse tornare indietro nel tempo, nascerebbe nell’Ottocento e frequenterebbe i salotti letterari a Napoli, sua città di origine, in cui trascorrerebbe il più del suo tempo a intavolare discorsi intellettuali di vario genere, a parlare di comunicazione, a creare relazioni interpersonali e a scambiarsi idee, dando il là a progetti sempre nuovi, innovativi e fuori dagli schemi.
“In età napoleonica – ci racconta – a Napoli esisteva un salotto che promuoveva le relazioni pubbliche e le iniziative tra dame e cavalieri di cultura, un salotto in cui si dava un notevole contributo alla storia, alla letteratura, al lavoro e alla politica proprio attraverso le relazioni. Si chiamava il Circolo delle Dame Colte ed è proprio da questo salotto letterario che ho tratto ispirazione per la fondazione della mia azienda”.
Le Dame Colte erano donne aristocratiche con redditi propri che si riunivano per conversare e per discutere di politica e attualità. Ma anche per rafforzare l’identità delle donne, le principali protagoniste di quel salotto. Intorno a questo e a molto altro ruota la Beatrice Gigli Communication che si occupa di relazioni pubbliche e istituzionali, e organizza eventi per i marchi di eccellenza del Made in Italy, legati alla moda, all’enogastronomia, al cinema e alla cultura (e non solo) tra Milano, Roma, Napoli, Palermo e Parigi. Tra questi E. Marinella, Nelly Marika solo per citarne alcuni. (Alcune di voi ad esempio ricorderanno la t-shirt di Vittorio Sgarbi con stampa “Capra, capra, capra“, ecco, anche lei è dietro quel progetto creativo).
Quel circolo – “spunto perfetto per raccontare il nostro lavoro”, come ci sottolinea Beatrice – è diventato anche il nome di un marchio di gadget aziendali. E le sue dame, le protagoniste della capsule collection ecosostenibile composta da t-shirt, tazze, shopper bag e taccuini destinati a divulgare e a condividere la mission dell’azienda che di quel salotto culturale svolge tutte le attività che lo caratterizzano. E nel contempo a raccogliere fondi per scopi benefici.
Tanto di cappello dunque alla Dama Colta dei nostri giorni, che ha ancora tanti nuovi progetti in agenda. E molto presto – ci promette – ce li svelerà!