Talento e forza: Billie Eilish è la cantante più amata del momento. Non solo un fenomeno artistico, ma una donna che ci insegna a rispettare noi stesse. Giovanissima, eppure con le idee già chiare, ha conquistato il mondo con la sua musica e uno straordinario talento. Ad oggi può contare su milioni di stream e visualizzazioni su Youtube con singoli che hanno scalato le classifiche mondiali.
Chi è Billie Eilish, carriera e canzoni
Unica e inimitabile la Eilish è arrivata al successo sconvolgendo gli schemi e sfidando le etichette di genere. Il suo stile è diverso da qualsiasi altro, proprio come lei! Dopo anni di teen idol costruiti a tavolino e figli d’arte, Billie è partita prima di tutto dalla sua passione per la musica. Ha studiato a casa, iniziando a scrivere e cantare i suoi brani quando aveva solamente undici anni. Nessun manager o cacciatore di talenti, all’inizio della sua carriera ha potuto contare solo su Finneas O’Connel, suo fratello maggiore. Nel 2015 ha scritto e registrato Ocean Eyes, la sua prima canzone, presentata sulla piattaforma Soundcloud l’anno successivo. Da allora la sua carriera ha spiccato il volo e non si è più fermata.
Dopo il singolo di debutto è arrivato Six Feet Under, scelto da Ryan Murphy per presentare American Horror Story, e un fortunato Ep. La vera svolta è stata rappresentata da Bellyache e da Bored, quest’ultimo singolo è diventato la colonna sonora della serie Netflix, Tredici. Una vera fortuna per la Eilish che è riuscita a farsi notare da tanti altri artisti, arrivando a collaborare con Khalid per la canzone Lovely. Tour, collaborazioni importanti e concerti non hanno cambiato Billie Eilish che è rimasta la stessa ragazza che scriveva canzoni nella sua cameretta. Non a caso ha continuato a produrre e registrare i suoi album con l’amato fratello Finneas nella casa di Highland Park, Los Angeles.
Billie Eilish, i numeri di una star
L’ascesa di Billie Eilish è stata inarrestabile e in pochissimi anni è entrata nell’Olimpo degli artisti più ascoltati e amati. Ha scalato le classifiche americane e inglesi, consacrandosi come l’artista della Millennial Generation. I numeri parlano chiaro: l’album When we all fall asleep, where do we go? ha ottenuto, ad esempio, oltre un miliardo di stream. Dalla Svezia alla Finlandia, dalla Norvegia all’Australia, sino al Canada, all’Irlanda e all’Olanda: Billie è diventata una fra le artiste più ascoltate.
Fra i lavori più interessanti c’è Not my responsability, cortometraggio intenso realizzato dalla 18enne e dedicato agli haters sempre pronti a fare commenti sul suo corpo. Un lavoro che, in un solo giorno, ha ottenuto oltre 13 milioni di visualizzazioni sui social dove è stato pubblicato. Il video è una lettera aperta alle persone che su Instagram commentano i look della cantante e contestano le sue forme. Billie è una popstar con premi e red carpet all’attivo, ma è prima di tutto una ragazza sensibile e ferita dalle parole di chi sa solo criticarla. “Sento sempre il vostro sguardo su di me – dice nella clip -. Niente di quello che faccio passa inosservato”. In un’atmosfera dark e intima, la cantante racconta le sue fragilità: “Mi conoscete? Mi conoscete davvero così bene?”, chiede.
Billie Eilish contro il body shaming
L’artista californiana, vittima del body shaming, ha scelto di ribellarsi, diventando un esempio per tante donne che faticano ad amarsi e spesso rimangono prigioniere di paure e modelli alimentati dai social. In numerose interviste, Billie Eilish ha parlato più volte della difficoltà di accettare il suo corpo. “Pensavo di essere l’unica a dover fare i conti con l’odio nei confronti del mio corpo, e invece tutto internet odia il mio corpo. È fantastico – ha spiegato – […] Ho iniziato a vestire baggy per nasconderlo”.
Fra le artiste femminili più premiate del 2020, Billie ha più volte preso posizione contro il body shaming. Not my responsibility è una presa di posizione forte e potente nei confronti di chi critica il suo corpo e quello delle altre donne. “Mi conosci? Mi conosci davvero? – dice -. Hai opinioni sulle mie opinioni. Sulla mia musica. Sui miei vestiti. Sul mio corpo. Alcune persone odiano ciò che indosso, alcune persone lo lodano, alcune persone lo usano per far vergognare gli altri, alcune persone lo usano per farmi vergognare… se vivessi vicino a loro non sarei mai in grado di muovermi […] Vuoi che sia più piccola? Più debole? Più morbida? Più alta? Vorresti che tacessi? Le mie spalle ti provocano? Il mio petto? Il mio stomaco? I miei fianchi? Il corpo con cui sono nata non è quello che volevi?”. Concludendo: “La tua opinione su di me non è responsabilità mia”.