1/11 – Introduzione
Il problema della plastica è più grande di quanto si creda. Essa infatti attualmente è un’icona della nostra cultura, il simbolo della comodità. La plastica rende le cose più semplici, più veloci e convenienti. Non a caso è il maggior componente del vortice di spazzatura. I rifiuti in plastica infatti hanno invaso mari e fiumi depositandosi sulle spiagge, sulle rive, nei campi e nelle strade. Leggendo questo breve tutorial si possono avere alcuni utili consigli su 10 soluzioni per ridurre il consumo di plastica in cucina.
2/11 – Acqua
Bisogna bere l’acqua del rubinetto sia in casa che fuori. In questo secondo caso si deve acquistare una borraccia in acciaio (evitando naturalmente quella con il tappo di plastica). In alternativa è opportuno l’utilizzo di bottiglie di vetro con il tappo. Si possono recuperare, dopo averle lavate accuratamente, anche quelle di una passata di pomodoro o di un succo di frutta.
3/11 – Buste
La cosa più ecologica da fare è quella di avere con sé una o più buste di cotone riutilizzabili. Se non si vogliono comprare si possono realizzare anche da soli. Basta utilizzare delle vecchie federe, magliette oppure scampoli di stoffa. Bisogna rifiutare gentilmente le buste che vengono proposte quando si acquista un prodotto, anche se di carta.
4/11 – Piatti
I piatti in plastica non bisogna utilizzarli nemmeno quando si ha in programma un picnic. Si devono sostituire con prodotti di carta riciclata, bambù oppure altro materiale compostabile. Fortunatamente oggi è facile trovare anche servizi di piatti in latta, un’idea stile vintage che viene apprezzata da tantissime persone.
5/11 – Alimenti
Per ridurre la plastica in cucina bisogna prendere la sana abitudine di acquistare i cibi sfusi. Molti negozi e supermercati offrono questa possibilità. Bisogna soltanto organizzarsi con borse bio oppure in tessuto naturale. Esse si possono riempire e svuotare successivamente nei contenitori ed in barattoli di vetro.
6/11 – Pellicola
Generalmente al supermercato la pellicola finisce inesorabilmente nel carrello. Eppure non è indispensabile in quanto il cibo può essere conservato tranquillamente nei barattoli di vetro che contenevano altri alimenti. Basta rimuovere le etichette e personalizzare i barattoli per conoscere il loro contenuto.
7/11 – Cannucce
Spesso sono soltanto un vezzo e raramente una necessità. È preferibile non utilizzarle e quindi rifiutare quando si sta al bar per bere un cocktail. Se in casa ci sono bambini si possono utilizzare cannucce in bambù oppure in acciaio. Esse inoltre si possono pulire facilmente.
8/11 – Spugne
Le tradizionali spugne possono essere sostituite dalla luffa. Un vegetale, che una volta essiccato, si trasforma magicamente in una trama resistente. Dopo l’essiccazione si può quindi utilizzare come spugna per lavare i piatti. Al contrario di quelle classiche è completamente biodegradabile ed al tempo stesso funzionale.
9/11 – Detersivi
È importante ricordarsi che attualmente si possono trovare detersivi biodegradabili sfusi. Basta informarsi sui “negozi alla spina” oppure sui supermercati che garantiscono questo servizio. Bisogna portare soltanto con sé i propri contenitori “millenari”.
10/11 – Utensili
Non bisogna acquistare utensili di plastica. È preferibile l’utilizzo di quelli che si hanno a disposizione. Quando ne occorrono dei nuovi è opportuno comprarli di legno, in alternativa di bambù. La stessa cosa vale per scodelle, insalatiere e tutti quegli oggetti che sino ad oggi sono stati acquistati in plastica.
11/11 – Caffè
Stop al caffè usa e getta. Per non rinunciare al caffè della “macchietta” si hanno a disposizione delle alternative: scegliere delle capsule ricaricabili, andare alla ricerca di capsule compostabili. Si può però anche scegliere di acquistare una macchina del caffè stile bar dove inserire direttamente il caffè in polvere.