Boschi puliti con le stufe eco-friendly

Trucioli, cippato, ma anche paglia, chicchi, semi e noccioli. Tutto ciò su cui ci capita di camminare in campagna, o nel bosco, si chiama scientificamente biomassa e, lo diresti mai?, queste sostanze di origine biologica possono essere uno dei modi più ecologici per scaldare casa. «In Italia le biomasse sono la principale fonte energetica rinnovabile per il riscaldamento» spiega Anna Maggi, ingegnere di Edilkamin (edilkamin.com). Tra loro la parte del leone sicuramente la fa il pellet, trucioli e segatura compattati e carburante di elezione per molte stufe di ultima generazione, quelle che dispongono di una certificazione ambientale di 4 o 5 stelle. Il segreto green è tutto qui: se si usano gli scarti della legna presa dagli alberi per fini energetici, si aiuta a mantenere i boschi puliti e a stimolare la produttività delle foreste.

Le stufe a pellet, oltre a essere eco-friendly, sono davvero comode da usare. Quelle nuove, infatti, hanno un serbatoio che dosa da sé la quantità di combustibile da mettere nel focolare: così la stufa scalda a lungo e in maniera efficiente, senza che tu debba fare nulla. Se la canalizzi poi, cioè se installi tubi che trasportano l’aria calda in stanze diverse, riesci a scaldare ambienti attigui, anche su altri piani. L’unico vincolo? Un punto in cui collocare la canna fumaria, per espellere i fumi. Nessun timore, invece, per il design. Perché le stufe di ultima generazione hanno forme dolci e smussate, sono realizzate con materiali nobili e in tante colorazioni, persino con effetti particolari come il cracklè. Tutti i gusti sono accontentati, dal super moderno all’ultra classico. Un ultimo plus: il pellet produce meno cenere rispetto alla legna, quindi il vetro della stufa rimane pulito più a lungo.

Ruba il calore all’aria e portalo a casa tua

Da molti definita il futuro del riscaldamento, la pompa di calore è l’alternativa green alla caldaia a gas e l’impianto ad oggi più installato nelle nuove costruzioni. D’inverno funziona come un frigorifero, ma al contrario. «Preleva tutto il calore presente nell’aria esterna, anche se ci sono temperature molto rigide. Il tutto funziona attraverso una macchina elettrica che lo pompa (da qui il nome) nel nostro impianto di riscaldamento» spiega Alberto Villa di Viessmann (viessmann.it), esperto in tecnologie per l’efficienza energetica.

Se ci pensi, la pompa di calore è ecologica per due motivi: oltre a utilizzare meno energia rispetto alla caldaia, non usa combustili fossili, ma solo energia elettrica. Si può anche abbinare a un impianto fotovoltaico: così riduci ulteriormente i costi (risparmi fino all’80% delle spese in bolletta) e aumenti la sostenibilità. La pompa di calore, a differenza della caldaia, ha sempre bisogno di un’unità esterna, da collocare, per esempio, sul balcone o in giardino. «Nelle villette bifamiliari o a schiera non si incontrano difficoltà. La situazione necessita invece di una valutazione più approfondita nel caso di un appartamento in condominio» conclude Villa. Il problema del rumore, invece, scompare con le silenziose pompe di calore moderne.

Con il caminetto ermetico puoi incantarti davanti al fuoco

E se non si vuole rinunciare alla bellezza del fuoco, che scalda le temperature ma anche l’atmosfera di casa? Ci sono i caminetti di nuova generazione, gli unici permessi dalle norme anti smog: sono dotati di una protezione frontale in vetro temperato che separa ermeticamente il focolare dall’ambiente. Così l’efficienza raddoppia, i consumi si dimezzano e l’impatto emissivo, cioè la quantità di sostanze inquinanti che si diffondono nell’aria, si riduce. Qualche piccola nota: se usi la legna, ricordati di sceglierla sempre stagionata e di pulire il focolare con costanza. Non dimenticare, poi, che il caminetto è quasi sempre addossato a una o più pareti di casa, che quindi trattengono parte del calore e riducono la capacità di scaldare grandi ambienti. Ma anche per questo c’è una soluzione: la magica canalizzazione! Con appositi tubi e bocchette, l’aria calda viene convogliata in altre stanze fino a una distanza di 16 metri, così si riscalda tutta la casa.

Chi ha una splendida cornice, magari antica, a cui non vuole rinunciare, può chiudere facilmente il suo camino con un inserto di ultima generazione. È un super 2 in 1: mantieni lo charme originale, in un caminetto efficientissimo. Se invece decidi di installarne uno nuovo, sei ugualmente fortunata! Oggi, infatti, c’è una grande varietà di scelta: tanti materiali e tante forme differenti, per riscaldare casa secondo il tuo gusto. Ma soprattutto c’è la possibilità di trasformare il camino nel protagonista del tuo arredo con la formula freestanding, che non richiede opere murarie (solo l’allacciamento alla canna fumaria) ed è installabile a filo muro o addirittura al centro della stanza.

Gli sconti da chiedere

Si chiama Conto Termico il contributo in denaro che puoi ricevere se sostituisci vecchi apparecchi con pompe di calore, stufe, termocamini e caldaie a biomassa di ultima generazione e a basse emissioni. L’incentivo, erogato dal Gestore dei Servizi Energetici, copre fino al 65% delle spese e arriva direttamente sul tuo conto corrente in pochi mesi. Trovi le info su gse.it. Il Conto Termico può essere integrato con i co-incentivi regionali: hanno stanziato fondi il Piemonte, l’Emilia-Romagna, il Veneto, la Campania e anche la Lombardia (che però è in attesa di rinnovo). Per saperne di più, visita il sito della tua regione. Attualmente sono poi ancora valide, fino al 31 dicembre 2024, le detrazioni d’imposta. Con l’ecobonus al 50 o al 65%, che premia interventi legati all’efficienza energetica, le detrazioni fiscali si spalmano in 10 anni. Visita incentivi.gov.it.

La gallery da cui trarre ispirazione

Classico con tecnologia

Una soluzione tecnologica per ripristinare i vecchi camini e trasformarli in un sistema di riscaldamento super efficiente. L’intervento murario è rapido e il rivestimento si sceglie su misura per armonizzarlo con lo stile d’arredo (Palazzetti, Ecopalex® GTM 70).

Minimal chic

Questa stufa a pellet si ispira al gusto minimale nordico. Il rivestimento è realizzato interamente in acciaio verniciato, mentre i quattro angoli smussati a 45° alleggeriscono la struttura e, contemporaneamente, le danno carattere (MCZ, Mako).

Scenografico

E al centro del living, il camino! Questo modello freestanding ha un vetro panoramico a scomparsa all’interno del basamento. I pannelli in maiolica sono lavorati a mano e rendono il design ricercato (Piazzetta, Bergen).

Essenziale

Con le sue linee moderne questa stufa freestanding diventa anche una quinta elegante per separare due ambienti. A vista, solo il calore e la bellezza della fiamma perché la legna da bruciare è tutta nel comodo cassetto portalegna (Edilkamin, Bench 54).