Molto spesso quando giunge il momento della scelta dei punti luce da applicare in casa, si commettono errori e inutili sprechi. Errori che rischiano di portare insufficiente illuminazione all’interno di uno spazio. O, al contrario, eccessiva luce, con il conseguente affaticamento della vista e un eccessivo dispendio energetico. In questa guida vogliamo dunque offrirvi 5 utili consigli per non sbagliare illuminazione in casa. Vediamo come procedere per una scelta sempre intelligente, funzionale ed oculata.
Trovare le giuste fonti luminose per il lavello
Va detto che ogni zona della casa deve prevedere una sua illuminazione propria. Per illuminare la cucina, ad esempio, è fondamentale trovare le giuste fonti luminose necessarie per mettere sempre in evidenza il piano cottura. Questa zona dovrà dunque essere sempre ottimamente illuminata, per consentire le necessarie operazioni di pulizia e la corretta preparazione dei cibi. Da un punto di vista ancor più specifico, occorre prevedere una illuminazione base di almeno 300 lux, che dovranno essere equamente distribuiti nelle diverse aree di lavoro. Inoltre, è sempre buona norma quella di cercare di non utilizzare in prossimità dei lavelli degli apparecchi che non siano protetti o che siano troppo sensibili al contatto con le sostanze liquide.
Evitare gli impianti che emanano luce indiretta
Un altro ambiente della casa in cui l’illuminazione riveste una importanza notevole è senza dubbio il salotto o la sala da pranzo. La prima regola, a tal proposito, deve essere quella di illuminare perfettamente il tavolo posto all’interno di questi ambienti. Da evitare in ogni caso un impianto con la sola luce indiretta, soprattutto se si tratta di una stanza dalle ampie dimensioni. Questo perché la luce rischierebbe di disperdersi, non consentendo di illuminare a sufficienza il tavolo o le zone nevralgiche. Evitate anche spot orientati sul piano provenienti da zone in prossimità del tavolo: questo perché tale sistema di illuminazione determina assai di frequente degli abbagliamenti davvero molto fastidiosi.
Utilizzare una lampada a sospensione
In particolare, sul tavolo, evitate sempre la luce colorata. Quest’ultima, infatti, falsa la percezione dei piatti. Da evitare anche livelli di illuminamento eccessivi e, laddove fosse possibile, anche sospensioni troppo basse, le quali impedirebbero di scorgere chi ci sta di fronte. Fra le soluzioni che vi consigliamo, è possibile utilizzare una lampada a sospensione, che dovrà essere posta al centro del piano e posizionata ad una corretta altezza (una luce di tipo diretto), che possa dunque illuminare con limpidezza tutto ciò che si trova appoggiato sopra.
Inserire applique a emissione diretta o indiretta
Particolare cura dovrà essere riservata al soggiorno, inteso in questo caso come ambiente separato dalla cucina. Va detto che il soggiorno rappresenta il luogo della casa nel quale si trascorrono i momenti di relax e in cui vengono ricevuti gli ospiti. Proprio per questo motivo, sono quindi da evitare sia i livelli di illuminazione troppo alti, sia quelli troppo bassi, così come tutti quegli spot orientati verso il divano (che possono causare abbagliamenti). Più opportunamente, vanno preferite applique a emissione diretta/indiretta, come ad esempio cubi o fasce, i quali sono in grado di creare una luce più morbida, soffusa e d’atmosfera.
Posizionare una piantana in camera da letto
Infine, eccoci alla gestione della corretta illuminazione nella stanza da letto, l’ambiente della casa più tradizionalmente dedicato al relax e al riposo notturno. Per una efficace soluzione combinata, a fianco delle piccole applique sistemate ai due lati del letto (che rappresentano i primi elementi da installare), vi consigliamo di posizionare una lampada da tavolo o una piantana, comandata da un funzionale interruttore. In questo caso, sbizzarritevi pure riguardo alla colorazione della luce: tonalità quali il rosa, il blu o l’azzurro, potranno certamente aumentare il livello visivo ed emozionale di comfort.