1/6 – Introduzione
Molti sono gli utensili da cucina che vengono utilizzati non solo per cuocere gli alimenti, ma anche per crearne alcuni di vario tipo come ad esempio dolci, primi piatti o secondi deliziosi. Tra i vari attrezzi da poter utilizzare all’interno della propria cucina per poter cuocere gli alimenti in maniera perfetta, esiste il termometro da cucina che non tutti riescono ad utilizzare. Il termometro da cucina è uno strumento molto delicato e non è sicuramente facile da usare per chi non ha esperienza con tale oggetto, ma attraverso alcuni consigli, è possibile usarlo nella maniera corretta. Di seguito troverete 5 dritte molto interessanti e utili per usare al meglio un termometro da cucina in casa.
2/6 – Fare attenzione alle temperature della carne
Quando si utilizza un termometro da cucina bisogna sempre fare attenzione alla gradazione del termometro per non rendere la carne eccessivamente stopposa. Per la carne di manzo è necessario impostare il termometro a circa 60 gradi, per la carne di maiale e per il pollo a 90 gradi, per l’agnello a 70 gradi e per la carne congelata a circa 50 gradi se la carne viene precedentemente scongelata.
3/6 – Cuocere le verdure alle giuste gradazioni
Quando si utilizza il termometro da cucina per la cottura delle verdure, in generale bisogna fare attenzione alle gradazioni di cottura e alle varie tempistiche. Per le fave, i fagiolini, i broccoli, i cavoletti di Bruxelles, i cavolfiori e i piselli, andrebbe impostato il termometro a circa 40 gradi e la cottura dovrebbe essere di 6 minuti al massimo.
4/6 – Cuocere i legumi nei tempi corretti
Il termometro da cucina può essere ovviamente utilizzato anche per la cottura dei legumi. I legumi andranno sempre cotti a circa 60 gradi per un’ora, non dovranno mai essere cotti per tempistiche più lunghe e con gradazioni eccessivamente alte per evitare di scuocersi e sfaldarsi.
5/6 – Fare attenzione alle cotture del riso
Il termometro da cucina viene da molti esperti utilizzato anche per la semplice cottura del riso. In base alla tipologia di riso infatti dovrete stare attenti alla temperatura e al tempo di cottura. Se si tratta di un riso integrale, la cottura e la temperatura dovranno essere sicuramente maggiori rispetto da un semplice riso basmati, che richiede una cottura molto più breve e una gradazione di cottura più bassa.
6/6 – Regolare le temperature per la frittura
Per finire, il termometro da cucina deve essere naturalmente utilizzato per verificare la temperatura dell’olio durante la frittura. Il cibo deve essere fritto all’interno di una padella piena di olio, soltanto quando la temperatura raggiunge i 180 gradi. Una temperatura più alta potrebbe provocare una cottura poco uniforme.