A cura di Valentina Grilli

Quante volte ci lamentiamo per il prezzo della frutta al momento di pagare, poi arriviamo a casa e non è nemmeno buona? Spesso, molto spesso non sa di nulla e questo è dovuto alla raccolta precoce, quando si staccano i frutti dall’albero ancora e verdi e poi vengono fatti maturare artificialmente con prodotti chimici e quant’altro.

Avete mai assaggiato un frutto appena colto da un albero? Se chiudessimo gli occhi son sicura che potremmo non riconoscerlo. Il gusto di un frutto colto e mangiato e il sapore di un frutto acquistato son totalmente diversi. Prendiamo le albicocche ad esempio. Un’albicocca appena colta e assaporata ha un gusto dolcissimo, una nota asprignola nella buccia, e la polpa morbida e succosa: ah, non dimentichiamoci il colore, un rosa antico con una vena aranciata.

Un’albicocca comprata, nella maggior parte dei casi è arancione con venature o lati verdi, una polpa abbastanza asciutta, un gusto aspro e nessun aroma di albicocca, o comunque molto molto debole. Povero frutto, non è colpa sua!


Ecco, proprio per questo, adesso vedremo come porre rimedio a questa carenza gustativa piantando delle splendide e rigogliose piante da frutto nei nostri orticelli, giardini o aiuole! Partiamo dagli arbusti che possono regalarci frutti o essere decorativi come quello della lavanda.


MORA – è una pianta rampicante che si sviluppa e cresce con molta facilità, basterà mettere a terra un piantino e in un mese avrete già un piccolo arbusto. Il periodo ideale per metterlo giù è in primavera. Piccolo accorgimento, il terreno adatto per questo arbusto è un terreno molto ricco di sabbia, acido. Bagnatelo molto ma facendo attenzione ai ristagni d’acqua. A fine stagione una bella potatura ai rami troppo cresciuti lo aiuterà meglio ad affrontare l’inverno e  le sue temperature rigide.

Il frutto –  la mora si presenta come un agglomerato di palline rosse quando è acerba, viola scuro quasi nere quando son mature, da cogliere solo quando, sfiorandolo, si stacca dalla pianta. Il sapore è molto dolce e il frutto carico di succo altamente colorante. Aiutate la crescita della pianta evitando che si intrecci eccessivamente con griglie in legno, sul retro, a cui intrecciarla e appoggiarla.

LAMPONE –  la pianta del lampone è una pianta cespugliosa, simile alla mora,  ma con una crescita un po’ più lenta. Anch’essa ama terreni sabbiosi e acidi, mentre meglio evitare i terreni calcarei. La pianta deve essere irrigata dal basso come nella mora, non cedete all’irrigazione a pioggia per evitare il marciume dei frutti. Il lampone a frutto maturo si presenta anch’esso un aggregato di palline dal colore rosso rosato molto intenso, dal gusto molto dolce e con una nota agrumata carico di succo. Curate la crescita della pianta aiutandola a sorreggersi con canne o supporti.


MIRTILLO –  l’arbusto del mirtillo predilige terreni non calcarei ma acidi, e necessita di frequente irrigazione in quanto le sue radici son molto superficiali.  Per bagnarlo sarebbe preferibile l’utilizzo di acqua piovana curandosi attentamente di evitare ristagni: in questo caso accertarsi che defluisca. La pianta ha bisogno di tempo per svilupparsi e a differenza degli arbusti descritti in precedenza ha tempi molto più lunghi di fruttificazione. L’arbusto si presenta come molto più esile delle precedenti e sviluppato in verticale, molto più ordinatamente. Il frutto è costituito da una pallina tonda della dimensione di un cm circa, di colore blu viola scuro, dal gusto molto dolce e dalla polpa morbida e molto succosa dal potere altamente colorante.


ALBICOCCO – questa pianta da una splendida fioritura molto precoce di colore bianco, e proprio per questo il rischio è un ritorno di gelo. La coltivazione non necessita particolari attenzioni se non corretta potatura in primavera, attenzione ai ristagni alle radici,  unica cura richiesta se necessaria è l’aggiunta di azoto. Il frutto va colto solo quando raggiunge il colore rosa aranciat,o a mano per evitare che si ammacchi o abbia dei danni che lo porterebbero a marcire.


SUSINE –  esistono molte varietà di prugne a seconda della zona di origine. L’irrigazione è fondamentale nel periodo della fioritura, in quella successiva e durante la crescita del frutto. Non presenta problemi di nutrizione. Fondamentale la potatura in quanto è una pianta a crescita molto veloce e grande fruttificazione. Punto critico della pianta l’aggressione da parte di parassiti e muffe.


CILIEGIO – il ciliegio è una delle piante da frutto più difficili da coltivare a causa della impollinazione necessaria, tramite api o altri insetti impollinatori. Il periodo di inserimento del la pianta acerba è in autunno- inverno. Il terreno non richiede particolari cure se non lo spazio: è un albero di dimensioni molto grandi che necessita di pieno sole.


PESCO – è un albero molto resistente che non teme le basse temperature né i raggi diretti del sole. L’acqua contenuta nel terreno e le irrigazioni devono essere frequenti ed abbondanti per permettere la crescita dei succosi frutti. Malattie molto frequenti son la gomma e la bollosi, eliminabili tramite la rimozione dei rami danneggiati e cure tramite somministrazioni di soluzioni chimiche.


MELO E PERO –  necessitano di un terreno ricco di azoto potassio e fosforo che possono essere integrati tramite concimazione. Son piante che necessitano di importante e costante irrigazione per la crescita dei frutti. Fondamentale la potatura che deve permettere ai raggi del sole di penetrare nella folta chioma. Problemi possono essere dati da parassiti e insetti che possono essere risolti con appositi prodotti acquistabili pronti all’uso.


KIWI – è una pianta poco esigente che si adatta sia a climi molto caldi che temperature molto rigide. I frutti, però, temono le gelate autunnali, mentre i germogli temono quelle primaverili. E’una pianta particolarmente sensibile al vento: un consiglio è sistemarla in zone poco ventose. Necessita di un’irrigazione molto abbondante ed un supporto per aiutarla nella crescita. Il terreno deve essere a ph neutro, quindi non troppo acido. In questo caso i frutti si raccolgono a metà autunno.


FICO  questa pianta necessita di un’area di terra molto ampia che va da 6×6 a 10×10 in quanto possiede un apparato radicale molto espanso. Anche fuori dal terreno al pianta si sviluppa molto in larghezza e in altezza, raggiungendo dimensioni notevoli. La potatura, effettuata in inverno, deve mirare all'eliminazione dei rami mal disposti, secchi e malati. La concimazione può essere fatta semplicemente con dei legumi. La pianta inizia a produrre intorno al 5° anno dall'impianto. La varietà di frutti è bianca o rossa, dal sapore molto dolce e polposo. Punto dolente: attenzione ai calabroni e alle vespe che girano attorno ai frutti maturi!