Quali paesi usano il bidet?
Oggetto e soggetto di tormentoni ormai noti, il bidet è la prima discriminante che si usa per dissuadere un’amica dall’andare ad abitare oltralpe, in Francia, solitamente. Passato il confine tra la Gallia Cisalpina e quella Transalpina, le consuetudini si trasformano così radicalmente, da far pensare ad un vero e proprio trionfo di Asterix sul cattivissimo Cesare: non c'è traccia del bidet in bagno o viene usato per altri scopi, magari come originale porta sapone.
In fondo deve essere suo il “merito” della resistenza gallica al bidet. Estesa poi anche oltremanica. Fino ad approdare oltreoceano. Wow.
Come organizzare i trucchi in casa, dal bagno alla camera
Come scegliere il divano letto
Eppure la parola è proprio francese e l’origine etimologica è addirittura celtica: il significato gallico indica il pony e quindi la posizione che si assume per “cavalcare” l’oggetto di tanta ilarità; per quanto riguarda l’etimologia celtica, pare che bidet derivi dalla fusione di due termini che significherebbero “piccola creatura”. Che dolcezza.
Perché in Francia non usano il bidet?
Scherzi a parte, in realtà Asterix e Cesare, come è ovvio, non c’entrano nulla col bidet. In realtà si tratta di un oggetto da toeletta di casa che fu introdotto da Maria de Medici proprio in Francia, quando ne divenne la regina nella prima metà del XVII secolo. Non se ne conosce però il nome dell’inventore, né l’epoca precisa di invenzione.
Ecco Maria de Medici, colei a cui dobbiamo l'iniziale apprezzamento per il bidet! [FONTE: Ansa]
Quel che è certo è che si diffuse appunto in territorio francese dopo il 1710 e che comparve in circa 100 stanze della Reggia di Versailles. In seguito però, poichè poco usato (in effetti all’epoca l’igiene e l’acqua non andavano molto di moda, basti pensare alla funzione di presunti profumi e parrucche chilometriche), il bidet fu dismesso e infine utilizzato esclusivamente nelle case per appuntamenti.
Verso la fine del ‘700, la Regina di Napoli Maria Carolina d'Asburgo-Lorena pretese un bidet personale nelle sue stanze alla Reggia di Caserta, ignorando deliberatamente l'etichetta francese di "strumento di lavoro da meretricio". La cosa curiosa è che soltanto con il diffondersi del bagno come stanza separata, il bidet in Italia cominciò a non comparire più in camera da letto. Ebbene sì, all’inizio il bidet si trovava nei pressi del letto (in effetti poteva avere un suo perchè la cosa, non trovate?).
La seconda donna a cui si deve la diffusione del bidet: Maria Carolina d'Asburgo – Lorena [FONTE: Ansa]
In quali paesi europei c'è il bidet?
- Italia
- Portogallo
- Grecia
- Spagna
Oggi in Italia rimane un sanitario d’obbligo (parola non scelta a caso: fu effettivamente reso obbligatorio per legge nel 1975 e da allora non ci ha più abbandonati), e infatti siamo il Paese che lo utilizza di più al mondo. Seguono il Portogallo, la Grecia e la Spagna. Nel resto d’Europa, il bidet viene disdegnato insieme ai suoi utilizzatori (noi nella fattispecie), etichettati come “zozzoni” e pigri: pare che i più raffinati lord inglesi infatti preferiscano farsi la doccia dopo ogni seduta sul water. Ops, forse questo non dovevo dirlo.
In quali paesi del mondo usano il bidet?
- Argentina
- Paraguay
- Uruguay
- Cile
- Brasile
- Giappone
Nel resto dei continenti, sappiamo che il bidet viene molto utilizzato in Argentina, Uruguay, Paraguay, Cile e Brasile per quanto riguarda l’America Latina, mentre non viene affatto disdegnato in Oriente. Certo i più avanti sono sempre i giapponesi, soprattutto quando si tratta di argomenti simili: gli inventori dei manga infatti, utilizzano ormai sia nelle case private che nelle toilettes pubbliche, il cosiddetto washlet, un due-in-uno molto pratico che in Italia non ha proprio attecchito (noi siamo poco tecnologici ahimè), ma che riduce notevolmente la tempistica in bagno, permettendo all’utilizzatore del water di lavarsi in contemporanea con getti d’acqua in stile bidet.
Et voilà, sparisce la ragion d’essere della sua origine, perchè non sussiste più la necessità di cavalcare l’orrido strumento da meretricio come un pony.