1/5 – Introduzione
Arredare una casa in stile anni ’40 non è un’impresa facile: l’epoca che intendiamo rievocare risale al pieno momento del secondo conflitto mondiale, travagliato avvenimento che si ripercuoterà sulla mentalità delle persone e quindi sul gusto e funzionalità dell’architettura e dell’arredamento; lo stile più diffuso, infatti, era quello razionalista: fondamentale era la praticità e la funzionalità dell’oggetto, secondaria la sua piacevolezza estetica. Tuttavia, soprattutto nelle abitazioni dei più facoltosi, era possibile trovare altri elementi di grande ricercatezza e fascino, tutt’ora molto in voga (soprattutto in metallo). Vediamo assieme come arredare una casa in stile anni ’40 esplorando le varie possibilità di acquisto odierne.
2/5 – I colori degli interni
I colori degli interni anni ’40 erano principalmente accesi: forte uso di tinte arancioni, gialle, rosse. Famosi sono anche i pavimenti dell’epoca: si parte dalla famosa pavimentazione “a graniglia” in marmo, composta da frammenti di pietre di diversa grandezza (talvolta anche molto piccole), fino ad arrivare alle pavimentazioni con disegni geometrici (principalmente esagoni e rombi) che creano giochi di forme tutt’ora molto apprezzati e di gusto. Colori molto accesi possono essere ritrovati anche nelle pavimentazioni, spesso audacemente abbinati a colori freddi: non era raro, ad esempio, trovare una pavimentazione ad esagoni marroni e turchesi.
3/5 – I mobili anni ’40
Ritornando al concetto di “razionalismo” esposto nell’introduzione, in una casa degli anni ’40 avremmo trovato principalmente mobili con non troppi fronzoli capaci di compiere il loro compito nel modo più pratico possibile. I mobili di questa epoca sono composti fondamentalmente da legno (soprattutto palissandro) finemente lavorato e metallo per cerniere e serrature. Di rado questi mobili venivano colorati o rifiniti, tranne nel caso dei mobili da cucina, spesso riverniciati di bianco per dare luce alla stanza. Le poltrone e i divani presentavano forme sinuose e arrotondate e schienali avvolgenti, non separati dai braccioli. Molto comuni erano le “pareti-armadio”, librerie e cassettiere capienti. All’accoppiata legno e ferro possiamo accostare il vasto uso del cristallo per eleganti vetrinette multiuso. Le scrivanie erano massicce e dotate di molteplici cassetti, ancora per rievocare il concetto di utilità e praticità. In camera da letto, invece, era possibile trovare letti matrimoniali con ampie e uniformi testiere e pediere in legno, raramente rifinite.
4/5 – L’oggettistica domestica anni ’40
Dando uno sguardo agli oggetti che riempivano una casa negli anni ’40, possiamo trovare elementi che davvero faranno la differenza, saltando all’occhio di qualsiasi invitato. Svariati oggetti di uso quotidiano negli anni ’40 potrebbero essere ora meno utili o del tutto essere stati abbandonati negli anni, ciononostante vengono ancora scelti per la loro bellezza: uno su tutti è la macchina da scrivere, invenzione dal fascino intramontabile, magari abbinabile su una scrivania con una tipica lampada ministeriale in vetro verde. Dalla cucina al salotto, infine, erano immancabili eleganti oggetti in porcellana: teiere, vasi, stoviglie.
5/5 – Gli elettrodomestici anni ’40
Gli italiani degli anni ’40 furono entusiasti possessori di svariati pezzi di elettronica domestica che tutt’ora conservano un intramontabile fascino: possedere alcuni di questi elementi potrebbe donare alla casa che cerca di rievocare gli anni ’40 quel tocco mancante. Ad esempio, un lettore d’epoca di dischi in vinile, con un po’ di fortuna reperibile in mercatini dell’usato o presso antiquari, è da considerare un pezzo rilevante dell’elettronica per le abitazioni anni ’40. Da citare anche i classici frigoriferi (dalla forma arrotondata e più bassi di quelli moderni), gli eleganti ventilatori in metallo da tavolo e le macchine da cucire. Un altro oggetto immancabile in una casa è sicuramente la radio: questo elettrodomestico, che all’epoca poteva essere anche ingombrante, era uno dei mezzi di informazione più utilizzati, dal momento che la televisione era ancora scarsamente diffusa.