1/7 – Introduzione
Quando si decide di aprire un negozio di parrucchiere, oltre al personale, si deve sin da subito pensare a come arredarlo al meglio per accogliere la clientela in un ambiente che sia intrigante e rilassante, Ogni negozio deve essere un ambiente arredato in modo accogliente e pratico. In questo modo si possono mettere sin da subito a loro agio i clienti. Sono consigliati colori caldi mescolati con suoni che ispirino tranquillità e relax, materiali confortevoli, profumi dolci e naturali e spazi armoniosi per rendere il salone davvero piacevole. In questo tutorial vengono dati degli utili consigli su come è possibile arredare un negozio di parrucchiere con gusto e fantasia, facendo dei corretti accostamenti di mobili e colori.
2/7 Occorrente
- Mobili vintage
- Mobilio tecnico per parrucchieri
- Strumenti per la sterilizzazione
- Specchi
- Quadri e stampe
3/7 – Scegliere un arredo minimal
Si dovrebbe impostare un ambiente minimalista utilizzando mobili diversi nel colore, nel materiale e nello stile ma senza creare troppa confusione, mimetizzando gli arredi tecnici che non sono di solito troppo accattivanti in mezzo ad altri elementi più gradevoli. È opportuno realizzare dei contrasti di gran stile per incontrare qualsiasi gusto e desiderio. I complementi d’arredo tecnici ed i mobili essenziali devono essere i seguenti: i caschi di asciugatura, il vassoio per il lavaggio dei capelli, l’espositore dei prodotti, un divano per fare accomodare i clienti durante l’attesa oltre ad accessori quali sgabelli e sedie, cercando di evitare componenti pesanti, tranne che per il bancone del titolare dove si può anche introdurre qualche elemento un po’ più di classe per far capire alla clientela che si trova in un posto dove la qualità conta.
4/7 – Seguire la moda
È consigliabile realizzare uno stile fresco per rendere il salone moderno, chic e glamour. Logicamente in base al proprio budget si può arredare il negozio con lo stile che si preferisce, evitando gli eccessi ma tenendosi ben lontani da scelte sciatte. È fondamentale creare armonia, serenità e comfort e far capire che il posto è curato e pulito. Le persone che sono amanti della tecnologia possono impostare un ambiente decisamente moderno, ma al tempo stesso glamour e sofisticato introducendo magari elementi vintage se non addirittura antichi in mezzo agli arredi moderni. Una buona idea può essere un arredamento ispirato al lusso, magari impreziosito da cristalli e da linee neo-barocche. In questo modo le clienti possono sentirsi delle vere regine. Non trascurate l’introduzione di piccole opere d’arte, magari a tema, come quadri ad olio che rappresentino toelette e stampe eleganti, in stile liberty o vintage anni settanta.
5/7 – Arrredare il lavaggio
La zona lavaggi deve essere assolutamente ultramoderna, con lavelli in ceramica o in acciaio, facili da tener puliti come specchi e magari impreziositi da elementi di design. I lavaggi, e le poltrone per il taglio dovranno rispecchiare eleganza e comodità, con imbottiture morbide, ma se possibile evitando velluti o altri tessuti che rischiano di restare macchiati. Non trascurate i poggiapiedi facili da regolare, specie se oltre al servizio per i capelli si intende mettere anche a disposizione della clientela un’estetista. Prima di scegliere una poltrona piuttosto che l’altra, parlate con chi le dovrà usare per il taglio e la messa in piega, in modo tale da venire incontro alle esigenze dei vostri operatori di fiducia, che a lor volta devono poter lavorare comodi.
6/7 – Arredo per l’igiene
Tutti i mobiletti, sia fissi che su ruote devono essere pratici e comodi, adatti per un lavoro fluido e senza troppa fatica, perché gli operatori devono poterli muovere in giro per il negozio senza sforzo. Ogni arredo dovrà essere igienizzabile in profondità, scegliendo superfici lavabili, dettagli in alluminio o acciaio e parti facili da smontare. Anche le autoclavi, e tutti gli strumenti necessari per sterilizzare gli attrezzi devono essere di ultima generazione e certificati, tutto a vantaggio del lavoro.
7/7 Consigli
- Rivolgetevi ad un architetto per una consulenza prima di creare un’accozzaglia disarmonica di pezzi spaiati