1/5 – Introduzione

Arredare una piccola lavanderia, come altre attivita’, necessita di alcune regole rigide alle quali nell’era moderna dobbiamo abituarci un po’ tutti, cosi’ da favorire gli utenti ad avere una linea di condotta adeguata ed una maggior sicurezza per se e per gli altri. Mi impegno qui ad elencare quali sono i punti su cui lavorare per avere una lavanderia ergonomica e di successo.

2/5 – Locale

Il locale lavanderia, che nel nostro caso è definito piccolo, si presume in questo caso non superi i 70/80 mq, del resto noi stessi girando per la nostra citta’, possiamo vederne anche di meno ampi.. Considerato cio’, qualsiasi divisorio e/o tramezza andrebbero eliminati perché copromissori allo spazio totale gia’ esiguo.. Meglio che il locale abbia un ingresso ed una sola finestra perché cosi’ piccolo, finiremmo con l’occultare i serramenti con lavatrici od altri macchinari.. La totale assenza di finestre invece, potrebbe creare difficolta’ di ricambio aria, che potrebbe essere ben più di un dettaglio. Una piccola metratura dovrebbe coincidere nella maggior parte dei casi con superfici quadrate o quasi, è preferibile evitare lunghi corridoi.

3/5 – Attrezzatura

Una lavanderia attrezzata deve prevedere dei macchinari lavatrice, ed è inutile dire che più ce ne sono più l’attivita’ è in grado di rispondere alla richiesta dei clienti: oltre ai macchinari lavatrice ci si puo’ dotare di veloci asciugatrici ed anche di banchi dove i clienti possono in tutta calma piegare la roba e distruibuirla in un proprio ordine coerente. Lavatrici ce ne sono di molte dimensioni e potenze, ed ognuna ha il suo cavallo di battaglia in determinate tipologie di indumenti o altro.. Ci sono lavatrici preparate a ricevere pesanti coperte di lana e lavatrici invece piccole e rapide per ottimizare carichi di indumenti intimi, senza dubbio fra i più semplici da trattare. Lo stesso discorso vale per le asciugatrici, senza ulteriori precisazioni.. Evitare assolutamente impianti vetusti, perché spesso messi a norma tanto per eludere le leggi, e soprattutto perché il cliente in generale, oltre ad essere estimatore di tecnologia e novita, odia tasti molli mal funzionanti ed altre situazioni paragonabili al cellulare con il tasto sbiadito e poco ‘tattile’, se cosi’ si puo’ dire!

4/5 – Disposizione

Visto il locale e l’attrezzatura bisogna pensare ad un adeguata disposizione. Una buona lavanderia rientra perfettamente in quelle che si definiscono attivita’ industriali, o attivita’ produttive, proprio per la tipologia, che prevede l’uso di macchinari alimentati a 380v o talvolta anche a 500v. Ovviamente bisogna sfruttare le pareti, ed in tal caso provvedere ad un ordine logico che possa in un certo senso richiamare le procedure da adottare.. Per esempio…
Tavolo posa cesto.. Lavatrice..tavolo scarico e carico…. Asciugatrice… Tavolo scarico… Tavolo piegatura..
Non facile in un piccolo ambiente ma non impossibile.. Si puo’ puntare ad allineare tanti macchinari, oppure puntare ad un paio di linee ben congegnate! Tenere presente la sicurezza è invece doveroso ed importantissimo. È necessario rispettare il decreto legge 81/08 ed appendere alle pareti tutti i cartelli relativi all’utilizzo in sicurezza dei macchinari nonche’ brevi spiegazioni sulle procedure a cui attenersi, specie se si tratta di un self-service senza presidio. Bisogna poi provvedere ancor prima ad un impianto elettrico ineccepibile con le nuove normative in materia.

5/5 Consigli

  • Il mio consiglio e’ di prendere quest’attivita come una vera impresa senza sottovalutarne gli oneri!