Come conservare e piantare i bulbi
Vengono definiti organi di propagazione vegetativa e aiutano anche a svolgere una funzione di resistenza contro condizioni climatiche e ambientali particolarmente avverse: sono i bulbi, una specie di scorta sotterranea che conserva tutto ciò che serve alla pianta per crescere e prosperare.
Esistono bulbi primaverili, come giacinti, narcisi e i più famosi fra i bulbi, i tulipani; ed esistono i bulbi estivi, come gladioli, canne e dalie. Ma ci sono anche quelli autunnali e addirittura quelli invernali. E sono resistenti sì, ma non così forti da sopportare proprio tutto. Anzi: coltivarli e conservarli può essere complesso, se non si seguono alcuni accorgimenti.
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Come piantare i bulbi
Innanzitutto sarebbe bene scegliere bulbi sani, sodi e senza muffe; quindi al momento dell’acquisto dovresti scartare le confezioni con macchie e/o puntinature perché potrebbero appunto nascondere spore di muffa. Per il tulipano poi, l’involucro lucido (la cosiddetta tunica) non deve invece apparire opaca, perché altrimenti il bulbo risulterebbe privo di protezione una volta interrato.
Coltivare e piantare con successo i bulbi significa aver preparato un buon terreno (meglio se non in vaso): drenato, fresco e soffice, da mantenersi anche nel tempo. Quindi scava 20-30 cm di profondità e riempi con letame maturo, sabbia e torba. Se usi un vaso invece, in fondo ricorda di sistemare uno strato drenante, prima di concime, torba e sabbia. Poi prepara delle buche di 10 cm di profondità, con un diametro una volta e mezza quello dei bulbi e a 5 cm l’una dall’altra (quindi se usi un vaso e vuoi piantare più di un bulbo, devi utilizzarne necessariamente uno di grandi dimensioni). Ma in che verso piantare il bulbo? Con la base maggiore e le radici verso il basso, mentre la gemma va ovviamente verso l’alto, per favorire la crescita.
Non c’è un periodo migliore per piantare i bulbi, considerando che basta scegliere quelli che fanno per te: i bulbi primaverili vanno piantati in autunno, i bulbi estivi in primavera, i bulbi autunnali e invernali in estate. Potenzialmente potresti avere bulbi fioriti tutto l’anno.
Come conservare i bulbi
Normalmente i bulbi possono essere lasciati nel terreno dove li hai coltivati. Tuttavia, se temi un inverno particolarmente rigido, ti conviene intervenire per tempo, estraendo i bulbi dal terreno e conservandoli in modo appropriato. I bulbi primaverili li puoi togliere dal terreno subito dopo la sfioritura, anche se le foglie non sono ancora totalmente avvizzite (ricorda invece che se lasci i bulbi nel terreno, le foglie non vanno mai toccate per almeno sei settimane dopo la sfioritura).
I bulbi vanno quindi conservati con tanto di foglie attaccate, ognuno in un contenitore (magari dotato di etichetta per ricordarti di che bulbo si tratta). Dopo qualche tempo, togli tutte le impurità: rimasugli di terreno, resti di tunica e infine le foglie, solo però se e quando si saranno seccate del tutto. I bulbi con muffa o marciume, scartali subito. Quelli sani dividili in due gruppi: quelli più piccoli da un lato e quelli più maturi da un altro. Disponili poi tutti su un graticcio per almeno una notte, in modo che vada perso qualsiasi residuo d’acqua, e cospargili di funghicida per precauzione. In seguito, inseriscili ad uno ad uno in sacchetti di carta puliti e, ancora una volta, etichettati. I sacchetti vanno tenuti in un luogo a temperatura tra i 16 e i 17 gradi e ben aerato.
Se hai dei bulbi estivi, toglili dalla terra subito dopo la prima gelata, falli asciugare e poi conservali in un luogo a temperatura non più alta di 5 gradi, possibilmente su un letto di torba abbastanza umida.