1/5 – Introduzione
In Italia, una delle attività più praticate è sicuramente la pesca. Essendo un paese, al centro del Mediterraneo, le specie di pesce che vengono pescate sono davvero molteplici, quindi è molto facile avere sempre del pesce fresco a tavola. C’è un periodo detto, fermo biologico, in cui la pesca viene sospesa per favorire la riproduzione delle varie specie. Il pesce si può conservare in vari modi e averlo disponibile nel momento in cui si voglia consumarlo. In questa guida, con pochi e semplici passaggi, vi illustrerò come conservare il pesce. Vediamo quindi come procedere.
2/5 Occorrente
- pesce fresco
- ghiaccio
- vasetti sterilizzati
- olio extravergine d’oliva
- sale grosso
3/5 – Il metodo della surgelazione
Innanzitutto, capita molto spesso che, quando la pesca si rivela particolarmente fruttuosa, di voler mettere da parte la quantità in esubero, per consumarla in seguito. Un metodo consiste nella surgelazione. Questa operazione permette di conservare alla temperatura di -30° molto rapidamente in modo che l’acqua che circonda l’alimento, cristallizzandosi in ghiaccio, non abbia il tempo di gonfiarsi e rompere le pareti delle cellule, facendo perdere tutte le sostanze nutritive. La surgelazione deve essere fatta con speciali freezer che abbiano la caratteristica di far raggiungere rapidamente la temperatura ottimale.
4/5 – Conservare il pesce sott’olio
A parte l’utilizzo del freddo, il pesce può essere conservato anche dopo cotto, come il tonno, sgombro, salmone, e molti altri pesci. In casa, potete facilmente conservare in vasetti di vetro tranci di tonno e sgombro. Basta assicurarsi che siano freschi e questo lo si può facilmente notare sia dagli occhi che dal sangue nel momento in cui vengono eviscerati. Successivamente, portate ad ebollizione abbondante acqua salata e nel frattempo pulite il pesce dividendolo in tranci. Immergete i pezzi e lasciateli bollire. Non appena saranno pronti, eliminate la lisca centrale e quelle che, eventualmente, rimangono, poi lasciate raffreddare e asciugare. Sistemate i filetti dentro i vasetti stessi e ricopriteli con un po’ d’olio extravergine d’oliva. Quindi arriva la fase della sterilizzazione a bagnomaria per 20/30 minuti circa.
5/5 – Conservare il pesce sotto sale
Un altro sistema con cui conservare il pesce è il sale. Questo metodo è adatto per il pesce azzurro, come le sardine e le acciughe. Private della testa i pesci e cospargeteli di sale, per far rilasciare il sangue e l’acqua. Dopodiché, prelevateli dalla salamoia così formata e metteteli in un capace e largo vaso di vetro, alternando il sale grosso ai pesci. Arrivato all’ultimo strato, sigillateli con altro sale grosso. Generalmente, dopo un mese, le acciughe o le sardine saranno pronte per il consumo.