1/6 – Introduzione
Il sale, chimicamente parlando, è un composto cristallino a base di cloruro di sodio, reperibile in natura e di uso molto comune; tra i suoi utilizzi più diffusi, ricordiamo l’esaltazione dei sapori delle pietanze e la conservazione degli alimenti in modo naturale ed efficace senza alterarne le caratteristiche principali. In questa guida vi descriveremo come conservare il sale.
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Il sale viene raccolto e lavorato nelle saline, zone specifiche in prossimità del mare dove il cloruro di sodio ha potuto cristallizzarsi. Al giorno d’oggi, la salina più importante a livello europeo è quella di Margherita di Savoia, sita sul mare Adriatico. Per quanto attiene alla raccolta del sale, questo processo ha subito nel tempo alcune trasformazioni: il principale cambiamento riguarda la periodicità. Inizialmente essa avveniva annualmente, oggi invece si opta per una raccolta triennale o quinquennale, in base alle esigenze del mercato; altri cambiamenti toccano argomenti quali un minor fabbisogno di manodopera, macchinari più pratici ed efficienti e soprattutto la possibilità di avere del sale più puro, privo cioè di argilla, pietrisco ecc.
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Passiamo ora ai metodi più comuni per conservare il sale e mantenerlo inalterato il più a lungo possibile: innanzitutto, va posto in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e dalla luce solare, quindi è consigliabile riporlo in una dispensa ben riparata e protetta, possibilmente lontana da finestre, forno e piano cottura; in secondo luogo, la confezione deve essere richiusa accuratamente dopo l’utilizzo o, meglio ancora, riporre il sale in un contenitore di plastica o di vetro provvisto di chiusura; se si tratta di sale aromatizzato, è bene aprire la confezione solo ed esclusivamente quando necessario, in quanto si rischia di perdere i profumi delle erbe aromatiche; un ulteriore consiglio per evitare che il sale raccolga l’umidità e risulti “bagnaticcio” è di mischiarlo con del riso, il quale assorbirà parte dell’umidità. Seguendo questi piccoli accorgimenti, il sale risulterà sempre buono anche a distanza di tempo.
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Per concludere, una piccola nota sull’utilizzo del sale negli alimenti: il nostro fabbisogno di sale oscilla generalmente tra 0.6 e 3,5 gr ed è solitamente ampiamente soddisfatto da quello presente nei vari cibi: è quindi consigliabile evitare quanto più possibile l’aggiunta eccessiva del condimento in quanto è stato associato il suo uso smodato a malattie quali l’ipertensione arteriosa e in generale a malattie cronico-degenerative.
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6/6 Consigli
- Usate il sale con moderazione