1/7 – Introduzione

Il tartufo è un elemento culinario pregiato: si trova sottoterra, nei boschi, da trovare solo da parte di esperti grazie all’aiuto dei cani ben addestrati a sentirne l’odore. Questo ne fa un alimento importante che richiede un prezzo al peso non indifferente. Questo tipo di alimento, se trovato in grosse quantità è necessario poterlo conservare per farne uso anche nel tempo. Una tecnica ottimale è sicuramente quella sott’olio: il tartufo va in questo caso ben pulito e ridotto in crema per essere conservato a dovere. Solitamente infatti il tartufo nero viene grattugiato nei piatti, ma si può anche adoperare come crema, da aggiungere come un prodotto spalmabile o mescolato con altri alimenti creando numerosi, piatti pregiati. Vediamo nella guida che segue come conservare il tartufo nero sott’olio.

2/7 Occorrente

  • Tartufi
  • Barattoli di vetro in piccole dimensioni
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale

3/7 – Pulire i tartufi

Come prima cosa bisogna pulire i tartufi: questi come ben si sa sono colmi di terra in quanto vengono trovati proprio sotto la superficie della terra e quindi ricchi di impurità. Il tartufo di per se non va assolutamente passato in abbondante acqua, poiché si rovinerebbe. In tal caso è necessario munirsi di un pennello e spennellarlo più volte così da eliminare ogni impurità. Come ultima cosa passarlo in abbondante acqua corrente per pochi istanti, cosi da assicurarsi che sia ben pulito. Mettere quindi i tartufi da parte e farli sgocciolare per bene: il tartufo deve presentarsi completamente asciutto.

4/7 – Pulire i barattoli

Eseguita un’adeguata pulizia del tartufo procedere con la conservazione, parte molto importante. Bisogna procurarsi dei barattoli di vetro ben puliti, possibilmente sterili e, per far si che lo siano, passarli in abbondante acqua calda, lavandoli accuratamente. Assicurarsi che siano ben asciutti prima di iniziare con la conservazione del tartufo.

5/7 – Conservare il tartufo

Il tartufo nero si presenta ben cremoso, adoperato in base alle ricette culinarie che si devono seguire (solitamente viene spalmato ma in alcuni casi viene conservato intero e fresco in modo tale da essere grattugiato, soprattutto nei primi piatti). Quindi procedere a tagliare a pezzetti i tartufi e metterli all’interno del frullatore, insieme ad un po di olio ed un pizzico di sale. Procedere quindi a frullare i tartufi così da ottenere una crema ben pulita e priva di grumi. Fatta quindi questa operazione passare alla conservazione: mettere la crema all’interno dei barattoli, sino a colmarli. In questo modo si è ottenuta una buona conservazione del tartufo sott’olio.

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7/7 Consigli

  • Non abbondare con l’olio poiché si rischierebbe che riaffiori durante la conservazione