1/7 – Introduzione
La malva è una pianta piuttosto comune e conosciuta. Di probabili origini nordafricane, si diffonde prevalentemente nelle zone subtropicali. È famosa per i suoi numerosi benefici, dovuti soprattutto alla ricchezza di mucillagini. Grazie alle quali la malva è un emolliente naturale, ad uso interno ed esterno. Si può dunque utilizzare per vari tipi di infiammazioni, dalle cutanee alle gengivali. La malva possiede anche dei validi antiossidanti, come i tannini ed i flavonoidi. Oltre alle vitamine ed ai sali minerali. Contrasta la tosse ed ha capacità lenitive, espettoranti, astringenti e lassative. Basta un infuso o un decotto di foglie di malva per lenire tossi ed infiammazioni varie. Oppure per effettuare degli sciacqui per il cavo orale. Gli infusi di malva sono ottimi da bere per attenuare raffreddori, influenze e perfino episodi di stitichezza. I residui dei decotti delle foglie di malva secche servono alla creazione di cataplasmi ad uso esterno. Da usare ogniqualvolta si presentano stati infiammatori della pelle, compresi i brufoli. È quindi importante saper conservare le foglie di malva. Ecco come procedere.
2/7 Occorrente
- Foglie di malva, acqua, centrifuga per verdure, cassette di frutta, carta di giornale, grate a trama molto fitta, essiccatore, vasetti di vetro o sacchetti di carta per alimenti.
3/7 – Raccogliere la malva
Per conservare le foglie di malva all’inizio, con molta pazienza, bisogna eseguire la raccolta della pianta. Poi occorrerà staccare le foglie isolandole dai fiori. Prestare attenzione all’eventuale presenza di insetti e rimuoverli. Le foglie della malva si staccano dallo stelo privandole del peduncolo. Dopo si lavano bene con acqua abbondante e si sgocciolano. Per velocizzare la loro asciugatura, è consigliabile l’uso di una centrifuga per verdure.
4/7 – Essiccare le foglie
Prima di conservare le foglie di malva, bisogna essiccarle. L’essiccazione avviene all’aria aperta in una zona calda, all’ombra e priva di umidità. È meglio adoperare delle cassette per la frutta rivestite di carta di giornale. Oppure delle grate a trama fittissima sulle quali adagiarle. A costi contenuti, in alternativa si può utilizzare un apposito essiccatore puntandolo a 40°C costanti. Solitamente le foglie di malva saranno pronte entro 24/48 ore. In mancanza di questo strumento la procedura potrebbe durare più a lungo. Verificare dunque di tanto in tanto lo stato di essiccazione delle foglie di malva.
5/7 – Conservare le foglie di malva
Una volta essiccate, si possono finalmente conservare le foglie della malva. Per la conservazione saranno molto utili dei vasetti di vetro oppure anche delle buste di carta per alimenti. È fondamentale tenerle comunque al riparo dalla luce diretta. Le foglie fresche di malva sono commestibili. Oltre a consumarle crude, si possono usare per la preparazione di zuppe e risotti. Oppure anche per realizzare il ripieno di ottime frittelle.
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7/7 Consigli
- Si suggerisce la raccolta della malva dopo una giornata di pioggia.
- Evitare l’uso di buste di plastica per la conservazione delle foglie di malva essiccate.