Come conservare il vino
Sulla necessità di avere sempre in casa qualche bottiglia di buon vino non dovremmo darvi troppe spiegazioni. L’ospite inatteso è sempre in agguato, e non vorremmo mica aprirgli un vino in cartone e magari abbinarci un bel pasto precotto? La cucina italiana merita di più: un bel piatto gastronomico locale, la giusta atmosfera, e un buon vino da sorseggiare a lume di candela, tanto più che in Italia la vendemmia e la preparazione del vino sono un rituale importantissimo.
Ma come conservare una bottiglia del miglior rosso o bianco senza che questo subisca alterazioni? Ecco alcune dritte che ti daranno una mano:
Tienilo al fresco
Che non vuol dire recarsi alla più vicina prigione di zona, ma semplicemente conservarlo in un luogo che non sia soggetto a sbalzi termici: il calore infatti è il nemico numero uno del vino, meglio tenerlo sempre ad una temperatura che si aggiri tra i 7,5 e i 18,5 gradi se non vuoi che il suo sapore e il suo grado alcolico cambino.
…Ma non troppo al fresco
Tenere il vino nel frigorifero domestico va bene fino a un massimo di due mesi, non oltre. La temperatura media in frigo, infatti, è molto al di sotto dei 7,5° C raccomandati, inoltre la mancanza di umidità potrebbe, a lungo andare, seccare il tappo di sughero, il che permetterebbe all’aria di penetrare nella bottiglia e danneggiare il vino.
Spegni la luce
La luce, in particolare quella solare, può rappresentare un potenziale problema per la conservazione a lungo termine. I raggi UV possono far abbassare la gradazione alcolica oltre che far invecchiare il vino prematuramente. Questo è uno dei motivi per cui i viticoltori usano bottiglie di vetro colorato: funzionano un po’ come gli occhiali da sole per i nostri occhi, cioè li proteggono. Invece, la luce delle lampadine di casa probabilmente non danneggia il vino stesso, ma può comunque sbiadire le etichette, abbassando così il valore iniziale di una bottiglia pregiata. Quindi cerca di tenere le tue bottiglie al riparo da qualsiasi fonte luminosa.
Attenzione all’umidità
La saggezza popolare suggerisce che i vini debbano essere conservati ad un livello di umidità pari al 70 per cento. La teoria dice che un ambiente secco porta ad asciugare i tappi, e dunque a far entrare aria nella bottiglia rovinando il vino. Sì, questo potrebbe accadere, ma solo se vivi nel deserto del Sahara o in condizioni artiche. In caso contrario puoi tirare un sospiro di sollievo. Qualsiasi luogo dove l’umidità si aggiri tra il 50 e l’80 per cento è considerato sicuro, e, male che vada, mettere una pentola di acqua nel posto in cui è conservata la bottiglia può migliorare la sua conservazione. Al contrario, se lo si ripone in una zona eccessivamente umida si rischia di incappare nella muffa, che non influisce sul contenuto se il vino è ben sigillato, ma potrebbe danneggiare l’etichetta. Un deumidificatore in questo caso potrebbe rivelarsi una buona soluzione.