1/6 – Introduzione
Nel mondo dell’antiquariato, la datazione di un mobile antico è un’attività che riveste un fascino molto particolare: riguarda, infatti, l’ambito artistico ed estetico, comporta una preparazione sugli stili, le tecniche di lavorazione ed il legno impiegato, per poter risalire al relativo periodo storico di fabbricazione. Rimangono esclusi da questa categoria i mobili successivi al 1900 che, per quanto antichi e ben conservati, non presentano particolare valore storico. Vediamo dunque, in questa guida, come datare un mobile antico seguendo alcune semplici ma fondamentali linee guida.
2/6 Occorrente
- Certificato autenticità
3/6 – Verificate la presenza di chiodi
Per datare un mobile antico in modo appropriato è necessario avere una grande conoscenza dei metodi di lavorazione presenti nelle varie epoche storiche, degli stili più diffusi e del tipo di legno utilizzato, da cui discende una particolareggiata ricerca di datazione del mobile. Intarsi, cerniere, incastri, lavorazione dei piedi, pomelli e chiusure sono caratteristiche di alcuni periodi storici ben precisi, e riuscire a ricollegarli ad una corrente storica è il primo passo per la riconoscibilità del mobile. Ad una prima analisi, anche la presenza di eventuali chiodi può essere utile a datare il mobile, questo perché era piuttosto difficile trovarne a vista sui pannelli, in quanto generalmente sostituiti da incastri e tasselli.
4/6 – Accertatevi della tipologia di legno
Anche il tipo di legno utilizzato, lo spessore dello stesso e il metodo di lavorazione e lucidatura possono costituire un elemento di riconoscimento dell’epoca di produzione. Lo spessore del legno era notevole nelle epoche precedenti all’800, in quanto veniva attuato il taglio a mano mediante dei segacci più o meno pratici ed efficienti, mentre i mobili realizzati con spessori sottili sono quasi sempre databili a periodi posteriori all’800, poiché la rivoluzione industriale diede vita a macchinari e lavorazioni del legname diverse e più efficientate. Lo stesso discorso vale per l’impiallacciatura che, dopo l’800, subì delle modifiche fino a raggiungere strati sempre più sottili di piallaccio, in sostituzione delle lavorazioni più robuste delle epoche precedenti.
5/6 – Avvaletevi dell’aiuto di un esperto
Infine anche le proporzioni del mobile, eventuali cesellature od intarsi, il tipo di verniciatura o lucidatura effettuata e l’eventuale uso di maniglie, pomelli ed altre parti del mobile, possono essere di aiuto nella datazione. Nel caso di acquisto è bene sincerarsi sempre della presenza di un certificato regolare che attesti l’anno di produzione del mobile e la sua reale autenticità. In caso contrario, è consigliabile avvalersi della perizia di un esperto del settore, al fine di evitare l’acquisto di una copia ben fatta di un mobile antico.
6/6 Consigli
- E’ consigliabile avvalersi della perizia di un esperto del settore, al fine di evitare l’acquisto di una copia ben fatta di un mobile antico.