1/7 – Introduzione
L’alpacca è un materiale molto simile all’argento. Esso, infatti, è conosciuto anche con il nome di “argentone” oppure “argento tedesco” ed è costituito da un composto di rame, zinco e nichel (sono proprio questi ultimi due metalli, seppur in piccole percentuali, a conferire a questo materiale il colore argentato). Trattandosi di una lega composita, ovviamente anche il suo prezzo cambia tantissimo rispetto all’argento, materiale molto più pregiato. Questa lega viene utilizzata per la fabbricazione di utensili, parti di strumenti musicali, gioielli, montature di occhiali e servizi di posate. A primo acchito può essere scambiato per argento, ma in realtà presenta delle notevoli differenze e in questa guida mostreremo come distinguere l’argento dall’alpacca.
2/7 – Suono acuto
Iniziamo col dire che l’argento ha un bel suono squillante quando viene a contatto con altri metalli. Se si tratta di una moneta, basta lanciarla in aria ed ascoltare il suono quando cade a terra; o, in alternativa, la si può toccare delicatamente con un’altra moneta. In entrambi i casi, si dovrebbe sentire un suono acuto dalla durata di circa 1-2 secondi. Un modo divertente per provare questa differenza, indicato ovviamente solo per i collezionisti, è utilizzare una moneta da 500 lire coniata negli anni Sessanta, che era composta per il 90% da argento, e una moneta da 200 lire degli anni Novanta, composta soprattutto da rame e da una piccola percentuale di nichel. Si noterà che, battendo ciascuna moneta su un qualsiasi metallo, il suono della 500 lire risulterà essere molto più acuto rispetto al suono della 200 lire.
3/7 – Colore
Altra cosa da tener presente è il colore. L’argento, infatti, si presenta con un bel colore brillante e quasi tendente al bianco, l’alpacca, invece, ha un tonalità più opaca e spenta. Inoltre è differente anche la resistenza all’acqua e ai detergenti: entrambi scuriscono, ma l’alpacca diventa di un colore piuttosto giallo, mentre l’argento diventa scuro, quasi nero. Per pulire e lucidare i materiali e riportarli al colore originario, basta immergere l’alpacca in acqua tiepida con bicarbonato e limone, mentre l’argento va trattato con opportuni prodotti presenti sul mercato come l’Argentil oppure con diverse alternative green, tra cui il bicarbonato di sodio, il sale grosso con l’alluminio, l’amido e l’aceto.
4/7 – Decorazioni e resistenza
Un’altra piccola differenza è che i prodotti in alpacca sono meno dettagliati perché il materiale è meno adattabile alle lavorazioni. Gli oggetti in argento, quindi, possono avere decorazioni più complesse e ricche di dettagli. Inoltre, gli oggetti in alpacca sono più resistenti ai graffi, ecco perché spesso si preferisce utilizzarli quotidianamente rispetto a quelli in argento.
5/7 – Peso e malleabilità
Nel distinguere l’argento dall’alpacca bisogna tenere conto anche del peso: un oggetto in alpacca, infatti, a parità di dimensione, risulta più leggero di uno in argento. Inoltre, l’argento è un metallo più malleabile e duttile rispetto all’alpacca: se si prova a piegare ed esso non è cedevole, molto probabilmente non si tratta di argento.
6/7 – Prezzo
Una differenza notevole tra i due materiali è, tuttavia, il prezzo. L’alpacca è senza dubbio meno costoso ecco perché, per evitare fregature, è necessario fare attenzione durante l’acquisto di oggetti in argento: l’ideale è portare con sé un oggetto che sicuramente sappiamo essere di argento, così sarà facile fare il paragone rispetto al peso, al colore e al suono e vedere se ciò che ci stanno vendendo è davvero d’argento oppure è d’alpacca e, quindi, meno pregiato.
7/7 Consigli
- Nell’acquisto di oggetti d’argento affidarsi sempre a negozi specializzati e a negozianti di fiducia.