1/7 – Introduzione
Eliminare la muffa non è solo una questione estetica. Sconfiggere la muffa è fondamentale per la salute di chi vive in un determinato ambiente, in quanto le spore di questo fungo possono provocare problemi a livello respiratorio come l’asma, le allergie, il mal di testa e addirittura, in casi più gravi, anche le polmoniti croniche. Per prima cosa va compresa dunque la causa che determina la produzione di muffa all’interno di un determinato ambiente. La formazione della muffa è legata di solito ad un’eccessiva umidità nell’ambiente. Prima regola per far sì che la muffa non si espanda ulteriormente e che non si ricrei dopo averla eliminata, è deumidificare l’aria. Vediamo allora come eliminare la muffa con un deumidificatore.
2/7 Occorrente
- Misuratore di umidità
- Deumidificatore portatile o a parete
3/7 – Applicare un misuratore di umidità
Esistono innanzitutto alcuni metodi utili per evitare che la muffa si presenti in casa. Dei rimedi che vanno utilizzati in ogni periodo dell’anno, per garantire all’interno delle mura domestiche un clima ed una condizione sempre ideale. A tal proposito possiamo affermare che, per eliminare la muffa in maniera efficace, è raccomandato tenere un livello di umidità in casa compreso tra il 35 e il 55%. Molti deumidificatori hanno un misuratore di umidità, chiamato anche “igrometro”, il quale può aiutare a svolgere questo compito. I misuratori di umidità possono anche essere acquistati separatamente presso i negozi di ferramenta e si possono facilmente collegare ai deumidificatori. Rappresentano di certo un utile alleato per verificare quotidianamente il livello di umidità nell’aria.
4/7 – Posizionare il deumidificatore nella zona più colpita dalla muffa
Un deumidificatore può seccare una stanza assorbendo l’aria umida al suo interno, catturandola sotto forma di liquido. Se una stanza presenta della muffa attiva, il livello di umidità deve essere minore. Infatti, più umidità viene eliminata, minore è la possibilità che la muffa possa produrre spore nutrienti, rendendola così dormiente. Quindi, posizionare il deumidificatore vicino alla zona maggiormente colpita e selezionare un’impostazione di alta potenza, può davvero essere la soluzione più efficace per eliminare in modo definitivo il problema. È necessario tenere in funzione l’apparecchio fino a quando la camera si asciuga completamente.
5/7 – Stabilire una adeguata circolazione dell’aria
Un deumidificatore può rendere inattiva la muffa mediante l’essiccazione all’aria, ma non è in grado però di rimuoverla completamente. Poiché l’umidità scompare, la muffa rimane sulle superfici in uno stato inattivo. In altre parole, alla muffa mancheranno le condizioni necessarie per emettere tossine, ma potrà comunque “risvegliarsi” in un secondo momento. La muffa secca può apparire sotto forma di sabbia o terreno. Occorre dunque eliminarla. Una delle modalità migliori per ridurre l’umidità e la condensa (e perciò la formazione della muffa), è quella di pensare ad una adeguata circolazione dell’aria. Contemporaneamente, alle prime avvisaglie di muffa, è indispensabile deumidificare l’aria, evitando di alzare la temperatura del riscaldamento. Questa azione, infatti, andrebbe ad alimentare la formazione incontrollata del pericoloso fungo.
6/7 – Lasciare acceso il deumidificatore per un tempo prolungato nelle giornate umide
Nonostante un deumidificatore non può rimuovere completamente la muffa da solo, può comunque impedire il formarsi di nuove spore. Nelle giornate umide, è necessario che il deumidificatore rimanga in funzione per un tempo prolungato per mantenere l’umidità ad un livello basso. Il rischio di formazione della muffa, come già accennato, aumenta notevolmente quando il livello di umidità supera il 60%. È possibile misurare in modo esatto l’effettivo livello di umidità installando un sensore di umidità sul deumidificatore. Quando il livello di umidità supera il 60%, accendete il deumidificatore per abbassarlo.